Fest’Ô chai, un festival tanto familiare quanto musicale

Fest’Ô chai, un festival tanto familiare quanto musicale
Fest’Ô chai, un festival tanto familiare quanto musicale
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DA Libourne, ogni settimana ha il suo evento. Dopo l’Invasione Lucana, la musica alla spina, il Confluence Festival… è tempo di Fest’Ô chai. Se questo piccolo festival di Saint-Ciers-d’Abzac non rientra nella stessa categoria in termini di budget, è uno di quegli eventi gioiello che, grazie a…

DA Libourne, ogni settimana ha il suo evento. Dopo l’Invasione Lucana, la musica alla spina, il Confluence Festival… è tempo di Fest’Ô chai. Se questo piccolo festival di Saint-Ciers-d’Abzac non rientra nella stessa categoria in termini di budget, è uno di quegli eventi gioiello che, grazie a tante buone volontà, animano il lato rurale del territorio. Innanzitutto quello di Fanny Sarralié e Loïc Lafoi, delle omonime vigne, che ospitano e organizzano l’evento. Ma anche e soprattutto grazie ai volontari, soprattutto amici che, ogni anno, non contano il loro tempo e il loro investimento. Ci vediamo per la sesta edizione sabato 29 luglio.

Giro in carrozza e banda musicale

Fest’Ô chai, sono attività familiari e di buon carattere abbinate ad una serata di concerti. Giro in carrozza, giochi in legno, caccia al tesoro, gioco di fuga, degustazione di vini, laboratorio di trucco e disegno, mostra di pittura e fotografia, torneo di bocce (15, iscrizione alle 14), racconti per bambini (16:30) ospiteranno il pomeriggio. “Quest’anno avremo anche un ring di iniziazione e la mini fattoria Bliat che presenterà i suoi animali”, spiega Fanny Sarralié. Senza dimenticare un’esibizione dal vivo del club di disegno di Saint-Ciers-d’Abzac

Il pasto e il ristoro, dove i prodotti sono locali come la birra artigianale – Zita d’Asques – sono le principali fonti di finanziamento. Dal punto di vista musicale, la serata inizierà dolcemente con le poetiche stornellate di David Gentilini, sempre con chitarra e fisarmonica. L’atmosfera si riscalderà con la banda di ottoni bordolesi Los Teoporos, fan delle cover festive. Prima di un volo rock’n’roll grazie ai libournais di Dez’n’volt. La serata si concluderà con DJ Milvich, un vero giramondo della musica i cui set electro sono di per sé un viaggio.

Un momento di riunione

La reputazione del Fest’Ô chai è strettamente legata alla sua atmosfera amichevole. “Tra i volontari siamo un bel gruppo di amici. Resta un festival a misura d’uomo che fa rivivere la cultura nelle zone rurali e offre intrattenimento a chi non può andare lontano”, apprezza Jean-Baptiste Bro, che è coinvolto da due anni. Michaël Maynard, volontario e membro del consiglio, ha partecipato all’avventura fin dall’inizio. “C’è la musica, ma è soprattutto un festival per famiglie, un momento rilassante da trascorrere con i bambini. » Secondo lui, la manifestazione è diventata un vero momento di ritrovo per molte persone del settore. Mélissa Murillo, anche lei “vecchia mano”, apprezza il carattere libero del festival. “È raro oggi, motiva. E nonostante gli anni che passano, mantiene uno spirito semplice, fresco e leggero, con tanta umanità. » Fest’Ô chai, ecco com’è, una quarantina di volontari.

Informazioni utili

Ingresso gratuito, a pagamento solo il pasto. Nel menu: paté, insalata di verdure crude, brasato e patatine fritte, 2 formaggi, crostata di mele, 1/4 di vino, caffè. Prezzi: 20 euro, 12 euro per i bambini. Prenotazione allo 07 82 12 32 46 o tramite HelloAsso.

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