Due turisti trovati morti dopo una gita in rafting nelle Alte Alpi: notizie

Due turisti trovati morti dopo una gita in rafting nelle Alte Alpi: notizie
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Intrappolati dalla corrente, sono morti due turisti, vittime di un incidente mortale durante un’escursione in rafting. Il gruppo, composto da una decina di persone, non era supervisionato da professionisti, riferisce Midi Libre.

Questo è il quarto dramma delle acque bianche in una sola settimana nelle Alpi meridionali. Il gruppo, di nazionalità ceca, si è trovato intrappolato nel flusso lo scorso 17 giugno, come riportato da Midi Libre. Una delle due vittime, un uomo e una donna sulla sessantina, sono morti sul colpo, l’altra, portata d’urgenza in ospedale, non è sopravvissuta.

Un flusso particolarmente forte

Il gruppo di turisti, composto da una decina di persone, non supervisionate da professionisti, è stato diviso in due imbarcazioni. Una zattera situata non lontano dal luogo dell’incidente, vicino a Château-Ville-Vielle, è riuscita ad allertare i servizi di emergenza. Attualmente sono in corso le indagini per determinare le cause esatte della morte.

Thomas Pascal, presidente del sindacato nazionale delle guide professionali di canoa-kayak, ha avvertito i turisti delle condizioni inadatte per il rafting. Secondo lui, la difficoltà deriva principalmente dai movimenti dell’acqua causati dalle rocce coperte dalla corrente. “Ad esempio, una roccia che di solito esce dall’acqua e non crea problemi, verrà coperta e dietro di essa, creando un movimento d’acqua che può essere violento e intrappolare un kayakista”, racconta a France 3 Région. Il 16 giugno, un giorno prima della morte dei due turisti cechi, è stata segnalata un’altra morte nelle Alpi dell’Alta Provenza. Alla traversata non è sopravvissuto nemmeno un kayaker di 62 anni, che si è trovato in difficoltà nel fiume Gyr.

pubblicato il 18 giugno alle 15:27, Gabriel Gadré, 6Médias

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