Voti di preferenza: record storico per Sophie Wilmès, Bart De Wever primo marcatore a livello federale e Ahmed Laaouej “numero 1” a Bruxelles

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La domanda più grande riguardava soprattutto i nomi di chi lo avrebbe accompagnato sul podio. Domenica sera è stato Georges-Louis Bouchez a condurre le danze, ma la tendenza si è invertita man mano che lo scrutinio procedeva: con 90.198 voti di preferenza, il presidente del PS, Paul Magnette, è diventato il 2° marcatore, per il naso e la barba di il presidente del MR (79.447 voti). Ai piedi del podio troviamo un altro membro della NVA nella persona di Théo Francken (73.820).

Se il record collettivo del presidente di Les Engagés, Maxime Prévot, è brillante, lo è anche a livello individuale. ©BVB

Ma in termini di tasso di penetrazione – cioè il rapporto tra il numero di voti ricevuti e il numero di elettori nella circoscrizione elettorale – la classifica sta cambiando. Il sindaco di Anversa resta il numero uno alla Camera con il 21,44% dei voti. Ma è il presidente di Engagés Maxime Prévot ad accompagnarlo in 2a posizione (15,17% nel tasso di penetrazione), davanti a Benoît Lutgen e al suo 12,82%. Magnette è solo 4°, davanti a Florence Reuter. Bouchez è 7°.

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A Bruxelles è stato Ahmed Laaouej, autoproclamato candidato alla presidenza del Consiglio, ad ottenere il maggior numero di voti (24.978) davanti al liberale David Leisterh (20.315). In termini di tasso di penetrazione vince la ministra uscente della Mobilità, Elke Van den Brandt (Groen), con il 10,4% dei voti.

Ahmed Laaouej era, domenica, il candidato preferito dai brussellesi.

Nel Parlamento vallone, Cristie Morreale (PS) ha dominato i dibattiti con 29.768 voti a suo favore. La segue il suo compagno di corsa Thomas Dermine (22.595 voti), che precede Willy Borsus con 22.574 voti. In termini di tasso di penetrazione, invece, è il sindaco di Mons, Nicolas Martin, a vincere gli allori con il 14,7% dei voti a suo favore nel collegio elettorale di Mons, davanti a Borsus (13,51%). il distretto di Arlon.

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In Europa, infine, è stata Sophie Wilmès (MR) a vincere con 543.821 voti, più di 225.000 voti davanti a Tom Vandendriessche (Vlaams Belang) che l’aveva preceduta domenica sera. L’ex primo ministro è comunque in vantaggio (21,07%) nel tasso di penetrazione del candidato del CSP Pascal Arimont e con il 25,41% dei voti ottenuti nel collegio elettorale di lingua tedesca.

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