i 3 punti da ricordare della notte delle elezioni

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i 3 punti da ricordare della notte delle elezioni
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Vittoria del N-VA e del MR, ascesa vertiginosa degli Engagés e caduta libera di Ecolo: ecco le principali lezioni da imparare dalle elezioni del 2024.

Un Belgio più frammentato che mai. IL Risultati (quasi) definitivi Le elezioni federali e regionali confermano quanto previsto dai sondaggi: il panorama politico belga appare estremamente favorevole frammentatomentre il estremo stanno guadagnando terreno in tutto il Paese.

I grandi vincitori del ballottaggio del 2024 sono senza dubbio N-VA e MR, che dovrebbero diventare i primi due gruppi alla Camera dei Rappresentanti. Anche Engagés e PTB registrano evidenti progressi, mentre Ecolo e Open VLD crollano.

Di seguito tutti i risultati delle elezioni del 2024

1. La N-VA conferma la sua posizione di leader

Nel nord del paese, il N-VA ha ostacolato le urne rimanendo in testa, sia a livello federale che regionale. “Non avremmo potuto immaginarlo nemmeno nei sogni più sfrenati”, ha ammesso il ministro-presidente fiammingo Jan Jambon.

Con il 25,9% dei voti alla Camera, I nazionalisti fiamminghi sono davanti a Vlaams Belang (22%) di Tom Van Grieken. “Con queste scelte che dovranno essere prese in considerazione, le Fiandre voltano pagina sulla politica di Vivaldi”, ha commentato il presidente della N-VA Bart De Wever. Vooruit ha registrato un buon progresso (+2,2 punti percentuali) nonostante la polemica Conner Rousseau e si è piazzato in terza posizione, appena davanti a CD&V (12,9%). L’Open VLD, in caduta libera, è arrivato quinto. Una sconfitta riconosciuta da Alexander De Croo, visibilmente commosso. “Da domani sarò un Primo Ministro dimissionario. Ma i liberali sono forti, ‘torneremo’ (torneremo, ndr),” ha promesso. Anche il presidente del partito Tom Ongena ha annunciato senza indugio le sue dimissioni. Anche Groen perde peso, mentre il PVDA conferma i suoi progressi.

Anche nel Parlamento fiammingo la N-VA è al primo posto, subito prima di Vlaams Belang. Anche il presidente del partito di estrema destra, Tom Van Grieken, ha invitato Bart De Wever a formare insieme un governo fiammingo. “Chiedo esplicitamente alla N-VA di non lasciarsi sfuggire questa opportunità storica”, ha commentato. La N-VA studierà questa possibilità lunedì.

2. Il MR in testa a Bruxelles

A Bruxelles sembra essere il MR (26%). grande vincitore dello scrutinio. “Il Movimento riformista, durante le elezioni regionali, non è mai riuscito a conquistare il primo posto francofono”, si è rallegrato il presidente Georges-Louis Bouchez, riferendosi ad una serata “storica” ​​per i liberali. La MR beneficia della caduta degli ambientalisti, la cui perdita si aggira intorno al 10%. “Il risultato è negativo”, ha ammesso il ministro del Clima di Bruxelles, Alain Maron. Da parte sua, il PS sta regredendo ma riesce a limitare i danni restando al secondo posto (22%), mentre il PTB avanza (+7,3 punti percentuali) ma resta dietro ai socialisti. Gli Engagés sono aumentati notevolmente (+3,1 punti) e hanno preceduto gli ambientalisti, mentre DéFI ha registrato una perdita significativa (-5,7 punti). Ora è l’ultimo partito francofono rappresentato a Bruxelles. “Il messaggio inviato dagli elettori è abbastanza chiaro: abbiamo bisogno di un cambiamento“, ha commentato David Leisterh, capo della lista MR nella Regione.

3. Gli Engagés e i MR dominano in Vallonia

Nel sud del Paese, nonostante un conteggio successivo, stanno emergendo le prime tendenze il posto d’onore per MR e Engagés, mentre si conferma la caduta dei Verdi. “Il 9 giugno segna una giornata difficile per l’ecologia politica”, ha dichiarato il copresidente di Ecolo Jean-Marc Nollet.

Secondo risultati ancora parziali, il MR vincerebbe circa il 28% voti alla Camera dei Rappresentanti. Gli Engagés hanno registrato il progresso maggiore (+10 punti percentuali) e si sono classificati al secondo posto con il 21% dei voti. “Gli elettori ci mandano un segnale estremamente chiaro: vogliono che i centristi tornino ad essere una forza d’azione nei governi, ma anche una forza di soluzioni”, si è rallegrato Maxime Prévot, per il quale gli Engagés sono il “vincitore morale” del partito. scheda elettorale. I socialisti sono terzi, davanti al PTB, mentre Ecolo fatica a raggiungere l’8%.

Per quanto riguarda il parlamento regionale, anche il MR appare ben in testa con quasi il 30% dei voti espressi, in aumento di 8 punti percentuali. IL PS, giù, si consola al secondo posto con circa il 23% dei voti. Con oltre 10 punti in più rispetto al 2019, gli Engagés si piazzano al terzo posto (21%). Il PTB, meno efficiente di quanto annunciato, occupa il quarto posto con quasi il 12%, molto davanti a Ecolo, in caduta libera (-7,4 punti percentuali).

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