Ancora indecisi per le elezioni del 9 giugno in Belgio? Ecco cosa dicono i partiti su 3 questioni concrete legate all’istruzione

Ancora indecisi per le elezioni del 9 giugno in Belgio? Ecco cosa dicono i partiti su 3 questioni concrete legate all’istruzione
Ancora indecisi per le elezioni del 9 giugno in Belgio? Ecco cosa dicono i partiti su 3 questioni concrete legate all’istruzione
-

Questa domenica, più di otto milioni di belgi saranno chiamati ad eleggere i propri rappresentanti nella Regione, nel Governo federale e in Europa. Tuttavia, molti elettori si trovano ancora nei guai, incapaci di decidere. Più precisamente, un belga su cinque non sa ancora per quale partito votare domenica.

Non c’è tempo per sfogliare le migliaia di pagine dei programmi dei diversi partiti prima delle elezioni? L’Avenir di questo venerdì ha selezionato venti domande che potrebbero influenzare la vostra decisione e vi propone il posizionamento dei sei principali partiti. Dopo i primi tre attacchi sul nostro sito, ecco altre tre domande.

Le lezioni di olandese dovrebbero essere rese obbligatorie?

PS NO. Ciò è tanto più sorprendente in quanto l’attuale ministro dell’Istruzione, Caroline Désir (PS), ha sostenuto a lungo durante questa legislatura un simile obbligo.

SIGNORE SÌ. Si dice favorevole all’apprendimento obbligatorio dell’olandese – o del tedesco – come prima lingua moderna, a partire dalla scuola elementare.

L’impegnato NO. Ma insistono sui benefici del multilinguismo e “desiderano ardentemente sostenere e rafforzare l’apprendimento attraverso l’immersione linguistica”.

Ecologico SI. Vuole che ogni studente “abbia accesso nel proprio curriculum a un corso in una delle altre lingue nazionali” a seconda di dove vive.

PTB SÌ. Egli invoca “la generalizzazione del bilinguismo” a Bruxelles e “l’insegnamento obbligatorio dell’olandese” in Vallonia.

SFIDA N. Egli sostiene invece l’apprendimento della “seconda lingua” a partire dalla terza elementare e di una “seconda lingua straniera” a partire dalla quinta elementare.

Dovremmo estendere l’istruzione gratuita?

P.S. SÌ. Sostiene le tasse scolastiche gratuite nella scuola primaria e “la pianificazione della sua attuazione” nella scuola secondaria, e chiede “misure gratuite” nelle qualifiche, nonché “limiti agli importi dovuti” ai genitori.

SIGNOR NO. Chiede di “evitare la moltiplicazione dei servizi complementari gratuiti”, ritenendo “più opportuno” investire su “questioni globali” (ad esempio: rafforzare la supervisione degli infermieri d’asilo).

L’Impegnato SI. Senza specificare un pubblico target, chiedono “la continuazione dell’attuazione dell’istruzione gratuita” e un limite alle gite scolastiche.

Ecologico SI. Vuole renderlo effettivo fino alla fine dell’istruzione di base (6a elementare) e chiede un tetto massimo alle tasse nell’istruzione secondaria, nonché la frequenza gratuita dell’opzione per gli studenti idonei.

PTB SÌ. Vuole estenderlo a tutta la scuola dell’obbligo (fino alla 6a secondaria), e chiede anche la “gratuità totale” agli asili nido: materiali, attività, asilo nido.

SFIDA N. Non commenta la questione.

Dovremmo rifinanziare l’istruzione superiore?

PS NO. Ma chiede di riformare i meccanismi di distribuzione dei finanziamenti tra gli istituti, tenendo conto delle caratteristiche socioeconomiche degli studenti iscritti.

SIGNOR NO. Egli è piuttosto a favore di “finanziamenti adeguati” e chiede di “continuare le riflessioni volte a controllare l’offerta”, di “rivalutare i corsi che non comportano un passaggio” all’istruzione superiore e di “considerare un migliore contributo” da parte degli studenti non residenti.

L’Impegnato SI. Chiedono di aprire la busta chiusa e di “dare priorità agli stanziamenti operativi” in base al numero degli studenti. Propongono inoltre di “ridurre i costi generati dagli studenti residenti extraeuropei”.

Ecologico SI. Vuole “aumentare i finanziamenti” (riequilibrandoli tra i dipartimenti) e “rafforzare la supervisione degli studenti”. Inoltre, chiede di trasformare parte di questi finanziamenti in un’indennità di studio specifica per gli studenti residenti in Belgio, stabilendo meccanismi di filtro all’ingresso per gli altri.

PTB SÌ. Vuole collegare i finanziamenti all’istruzione superiore all’aumento del numero degli studenti e chiede una revisione della legge federale speciale sui finanziamenti “per tenere conto delle esigenze reali”.

SFIDA SI. E chiede anche un “piano strategico pluriennale di investimenti” nella didattica e nella ricerca.


Ancora indeciso? Scopri a quale partito sei più vicino con il nostro test elettorale

Sta a te :

Questo contenuto non è disponibile in questa configurazione.
Scoprire qua.

Tutti i nostri articoli sulla politica

-

PREV Incapaci di battere la Polonia, gli azzurri si espongono a pesanti sfide per il futuro
NEXT ESCLUSIVO. Elezioni legislative 2024 – Aurélien Pradié lascia LR: “Il partito al quale appartenevo non è più in grado di parlare ai francesi”