In Belgio, la popolarità del Vlaams Belang fa temere una “domenica nera” durante le elezioni legislative federali

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Il presidente del partito fiammingo di estrema destra Vlaams Belang, Tom Van Grieken, all’Expo di Anversa per tenere un discorso durante una riunione elettorale del suo partito, ad Anversa, il 2 giugno 2024. SIMON WOHLFAHRT/AFP

Domenica 9 giugno i belgi si recheranno alle urne per le elezioni europee e sceglieranno anche i loro deputati federali e regionali. Se i sondaggisti prevedono a “Domenica Nera”Nick evoca a “Domenica in rosa” per il suo partito di estrema destra, Vlaams Belang (VB, Interesse Fiammingo). Seduto al caffè De Beurs, a Ninove, nelle Fiandre orientali, questo attivista si rifiuta di dare il suo nome – ” Non lo sapremo mai “. Ma è inesauribile riguardo al suo partito, al quale viene accreditato il 25-27% delle intenzioni di voto per le elezioni, il che potrebbe renderlo il più importante nella futura Camera dei Rappresentanti. Otterrebbe quindi almeno 27 seggi sui 150 dell’Assemblea, ovvero 15 in più rispetto al 1991, all’epoca di quella che gli oppositori del partito nazionalista chiamavano la “domenica nera”, che vide il Vlaams Belang, allora chiamato Vlaams Blok, fare un ingresso clamoroso in Parlamento quadruplicando il numero dei suoi voti.

Per Nick non ci sono dubbi: il “suo” presidente, Tom Van Grieken, 37 anni, guiderà il partito oltre il 30%. “Non tutti osano ancora ammettere che votano per noi”, Lui sorride. A Ninove, laboratorio di formazione estremista, la parola è invece liberata. Ascoltando l’attivista e i suoi amici della Vlaams Huis (“casa fiamminga”), la vetrina locale del partito, è giunto il momento di fare “Diversamente e meglio” (uno degli slogan della campagna) e “Restituire le Fiandre ai Fiamminghi” (altro slogan).

Ninove, razzista? La città ha circa il 20% di stranieri e il 5% di musulmani. Ma “visibile” – sottinteso, troppo visibile – avanza Nick: originario dell’Africa nera, vivente ” fra loro “lavora a Bruxelles “dove non andrò mai più” e non parlare, o non abbastanza, olandese “che crea problemi al livello scolastico dei piccoli fiamminghi”.

“Non c’è posto per gli stranieri”

Il deputato regionale Guy D’Haeseleer, divenuto l’eletto più popolare della provincia, ha approfittato di questi sentimenti facendo una campagna contro l’installazione di una moschea e facendo leva su un disagio che Nick descrive con le sue parole: “Prima riempivo la borsa della spesa per 30 euro, oggi per quel prezzo non ho niente. Il mio medico ha smesso di esercitare e non ha successori. Nella mia strada non trovo più bancomat. E poi questi stranieri… non ho nulla contro di loro, ma qui proprio non c’è abbastanza posto per loro. » Il signor D’Haeseleer, che si è unito al Vlaams Belang, intende conquistare il municipio al partito liberale durante le elezioni comunali di ottobre. “È tutto fatto”pensa Nick alzando il bicchiere di birra trappista.

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