giudizio al Consiglio di Stato per un contenzioso su un hangar dotato di pannelli solari

giudizio al Consiglio di Stato per un contenzioso su un hangar dotato di pannelli solari
giudizio al Consiglio di Stato per un contenzioso su un hangar dotato di pannelli solari
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Il Consiglio di Stato ha infine dato ragione al sindaco di Vasles, che aveva rifiutato di rilasciare la concessione edilizia a una coppia di produttori di cereali che volevano costruire un “capannone agricolo per deposito attrezzature” in zona agricola.

Gli operatori avevano richiesto tale autorizzazione edilizia per costruire, sul proprio terreno, a “capannone destinato a deposito materiali”. Ma il 21 marzo 2023, il sindaco di Vasles Sylvain Rouvreau si è opposto: il loro progetto non sarebbe “non giustificava l’esistenza di mezzi di difesa contro il rischio di incendio” e il ” Bisogno “ di questo capannone “non era giustificato”.

Resta il fatto che allora, il giudice sommario del tribunale amministrativo di Poitiers aveva sospeso l’esecuzione di tale decreto con ordinanza del 16 novembre 2023, fino al riesame del merito della causa da parte di tre magistrati togati generalmente entro dodici ore diciotto mesi.

Il comune di Vasles ha quindi adito il Consiglio di Stato, la massima giurisdizione in materia amministrativa francese, per ottenere l’annullamento di tale ordinanza del giudice sommario.

All’epoca, il magistrato di Poitevin stimò che esistesse “emergenza” di sospendere il veto del sindaco perché “una borsa di studio della Regione Nouvelle-Aquitaine” era stato ottenuto e il ” Prima rata “ era “previa realizzazione di almeno il 30% dei lavori previsti” prima dell’8 novembre 2023. Ma questa scadenza era «già passato dal momento dell’ordine […] è stato restituito»rileva il Consiglio di Stato in una sentenza del 5 aprile 2024 appena resa pubblica.

Non di natura tale da caratterizzare “una situazione di emergenza”

Anche il coltivatore di cereali aveva concluso “una promessa di locazione” con una società di produzione elettrica sul terreno in conflitto, a condizione che ottenga il permesso di costruire, ha osservato il giudice sommario. Ma ancora una volta il proprietario “disponeva di un termine di tre anni con scadenza al 6 luglio 2025 per soddisfare tale condizione sospensiva”, obietta il Consiglio di Stato. Trattenendo “questo doppio motivo” a giustificare la sua decisione di sospensione, il giudice sommario del tribunale amministrativo di Poitiers ha dunque “distorto i documenti del fascicolo”.

Infine, “né le condizioni poste al pagamento di un sussidio da parte della Regione […]né la conclusione di una promessa di locazione con una società di produzione di energia elettrica […] sono di natura tale da caratterizzare un’emergenza tale da giustificare che, senza attendere la sentenza del ricorso nel merito, venga sospesa l’esecuzione del decreto del sindaco di Vasles”deducono i magistrati parigini.

Il fatto che a ” Aiuto “ è stato concesso all’EARL – di cui l’agricoltore è amministratore per lo sviluppo “un frantoio” – non ha attirato nemmeno la loro attenzione: la scadenza per “produrre i documenti giustificativi richiesti” scade il 7 novembre 2024, e nulla ha stabilito che l’ordinanza del sindaco “ostacolo allo sviluppo” di questo “frantoio”.

Infine, se l’agricoltore lo mantiene “l’impossibilità di costruire un hangar” non lui “non ti permette di sviluppare il tuo business”è improbabile che questo caratterizzi “una situazione di emergenza”. Il Consiglio di Stato ha quindi annullato la decisione del giudice sommario del tribunale amministrativo di Poitiers, ed è tornato ad essere efficace il veto del sindaco di Vasles.

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