le Lande di Giustino Bécret, nell’acqua e sulla terraferma

le Lande di Giustino Bécret, nell’acqua e sulla terraferma
le Lande di Giustino Bécret, nell’acqua e sulla terraferma
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Non qualificato quest’anno per la sua anticamera (la Challenger Series, o CS), Bécret ha comunque ereditato la wild card europea che gli permetterà di gareggiare nelle sei tappe della stagione. E se non ha brillato nella prima appena conclusasi a Snapper Rocks, venendo eliminato appena entrato nella mischia (49°), avrà presto modo di rifarsi visto che la seconda è in programma dal 9 a maggio. 16, sempre in Australia, a North Narrabeen, nella periferia nord di Sdyney.

Pianta una foresta

Quando non gareggia con una Lycra della WSL o un’altra competizione sulle spalle, Justin Bécret ricarica le batterie a casa nelle Landes. Naturalmente nei barili liquidi di Hossegor e dintorni o non appena l’oceano ondeggia leggermente. Ma il Seignois non nega la terraferma. Ancor meno la “sua” terra delle Landes, le sue tradizioni e la sua natura che si impegna a preservare attraverso atti autentici.

È così che, con i suoi genitori e suo fratello, Justin Bécret si è impegnato, tre anni fa, a “piantare una foresta” su un grande appezzamento di terreno vicino a Pontonx, “smarrito, un po’ nell’entroterra”. Alberi di cui si prende molta cura poiché non esita a usare regolarmente il decespugliatore per dare spazio a queste piccole querce per crescere. E così “avere qualcosa di bello e bello da trasmettere” alle generazioni future, oltre ai trofei del surf che già riempiono la sua dispensa e che sicuramente si riempiranno negli anni a venire.

#French

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