60 anni dell’organo Alfred Kern di Saint-Séverin – Memoria e risorse di uno strumento – ​​Resoconto

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Il singolare concerto del 28 aprile Apertura dei festeggiamentiin una chiesa di Saint-Séverin calorosamente piena, ha commemorato gli anni ’60e anniversario dell’inaugurazione, l’8 marzo 1964, dell’organo ricostruito da Alfred Kern e Philippe Hartmann, su iniziativa di Michel Chapuis. Strumento fondamentale nel panorama strumentale francese, che per la prima volta a questo livello di eccellenza ha raccolto la sfida di mescolare lo stile classico francese e il barocco tedesco per servire Couperin o Grigny così come Buxtehude e Bach, l’organo di Saint-Séverin ha da allora ha subito una profonda revisione, affidata nel 2011 a Quentin Blumenroeder, Dominique Thomas e Jean-Marie Tricoteaux (1).

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Molteplicità estetica

Presentato sui tre organi della chiesa dai tre organi attuali, il programma rispecchiava essenzialmente gli aspetti del XVIIe e XVIIIe della tavolozza Kern, il primo passo nell’evocazione di uno strumento esteticamente multiplo che sarà disponibile per tutta la stagione 2024-2025. L’organo della galleria è stato abbinato a quello del coro, costruito da Hartmann nel 1966, e all’organo portatile solitamente conservato nella cappella Mansart, un Yves Koenig degli anni ’70 costruito per Paul Kuentz – strumenti curati e preparati per questo concerto da Michel Goussu.

Bach per tre

Véronique Le Guen (foto a sinistra) ha aperto il fuoco con a Preludio In terra maggiore di Bruhn, più nord tedesco che natura, trasportando l’ascoltatore all’ascolto di uno Schnitger o quasi (un Posaune di 16 al pedale, e l’illusione sarebbe completa): vivacità dell’esecuzione e flessibilità nell’impugnatura scattante della tastiera (tocco formidabile della fuga in note ripetute), per un’introduzione all’altezza di Kern. I tre titolari hanno poi offerto, un’idea brillante e superbamente realizzata nonostante la distanza tra la galleria e la navata del coro, perché anche se la chiesa di Saint-Séverin è breve, la sincronizzazione non è meno complicata, il primo movimento della Concerto In minore BWV 593 da Vivaldi: sezioni Tutto forte sul grande organo (VLG), sezioni Pianoforte solista distribuito tra Christophe Mantoux (foto al centro) e François Espinasse (foto a destra.) ai due piccoli organi – un grande successo, riproposto nel bis.

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Tra Germania e Francia

Christophe Mantoux ha reso omaggio al giovane Bach con il Sesso a tre BWV 1027a e 583, delicatamente registrati e declamati, seguiti dall’emozionante Preludio e fuga In terra maggiore BWV 550. Ritorno al coro con François Espinasse all’organo Hartmann e Véronique Le Guen all’organo Koenig: movimento iniziale di Concerto In u.t minore per due tastiere BWV 1060, tanto solidamente duraturo quanto duttile e cantabile quanto desiderato. Grigny è stato responsabile dell’evocazione della squadra francese: Anthem Veni Creatore di François Espinasse, dal celebre ensemble grand plein di Saint-Séverin al coro di ance e cornette. Prima della restituzione dell’organo “classico” da parte di Kern, nella cassa del 1745 esisteva un organo dell’abbazia (1890) di cui Albert Périlhou (1846-1936) era organista, invitando il suo maestro Saint-Saëns a suonarvi a suo piacimento. Périlhou lascia opere seducenti riunite in a libro d’organo : Véronique Le Guen ha introdotto ilImprovviso n.1del Quinta consegna compresi, oltre agli arrangiamenti di Bach, Tre pezzi di chiese E Tre Improvvisi per organo da salone – un altro mondo, raffinato e poetico, al quale il camaleonte Kern rendeva facilmente giustizia. Per finire, ritorno nella Germania anseatica: Preludio In D maggiore BuxWV 139 di Buxtehude, con tre organi, sorgente sonora moltiplicata che riecheggia il Musikabenden dalla Marienkirche di Lubecca…

Una stagione 2024-2025 memorabile e ricca di prospettive

La stagione 2024-2025 così aperta sarà memoriale e prospettica, affrontando temi contrastanti. Ripetiamo prima l’incontro il 4th Sabato di ogni mese alle 16:00: Concerti sul trampolino presentano studenti del CNSMD di Parigi e Lione e del CRR di Parigi. Aggiunto ad esso I grandi concerti : quello del 28 settembre Forum apertoriunirà, tra gli altri, per tre ore di musica, Patrick Delabre, Françoise Dornier, Éric Lebrun, Marie-Ange Leurent, Jean-Baptiste Robin… Il 26 ottobre sarà dedicato al La musica di oggicon la prima esecuzione assoluta di un’opera per due organi di Valéry Aubertin, Crono. Il concerto del 30 novembre amplierà le possibilità atipiche ma pienamente praticabili del repertorio dello strumento con una completa La Natività di Messiaen dalla classe d’organo di Françoise Dornier (Conservatoire du 5th circoscrizione).

In ricordo di Walcha, colei che osò…

I concerti della primavera 2025 saranno legati alla storia musicale del luogo. Quello del 26 aprile Improvvisazione francesedarà carta bianca a Freddy Eichelberger per un recital alternato sul canto piano dello stesso Saint-Séverin, secondo il Libro delle feste di proprietà della parrocchia – risale al 1803, anno in cui la chiesa fu restituita al culto. Il concerto di chiusura della 60a stagioneth anniversario, il 24 maggio, sarà dedicato a L’arte della fuga di Bach, con gli organisti di Saint-Séverin di ieri e di oggi. Evocazione dell’arrivo del maestro Helmut Walcha (1907-1991), che dopo l’inaugurazione di Chapuis tenne il primo recital sul nuovo organo: Passacaglia, Trio Sonata n. 5, Corali Di Orgelbüchlein, Tripla fuga in mi bemolle…È tornato in sé L’arte della fugaconcerto di cui André Isoir ha parlato con emozione – sappiamo che Walcha, come Boëly, ha “osato” completare il contrappunto finale, versione che Véronique Le Guen suonerà durante il suo recital il 29 settembre alla Madeleine (2). Tutto si adatta…

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