le donne sotto i riflettori al 77° Festival di Cannes

le donne sotto i riflettori al 77° Festival di Cannes
le donne sotto i riflettori al 77° Festival di Cannes
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L’attrice transgender Karla Sofía Gascón, ha assegnato con i suoi partner il premio collettivo per la performance femminile Emilia Perez, di Jacques Audiard. (Cannes, 25 maggio 2024.)
Sarah Meyssonnier / REUTERS

Due registi e quattro attrici sono stati premiati dall’edizione 2024 del Festival di Cannes. Per quanto riguarda i registi uomini pluripremiati, alcuni mettono in risalto molti personaggi femminili.

Sono stati solo quattro i registi, sui 22 lungometraggi in competizione ufficiale, ad essere stati selezionati nelle 77e Festival del cinema di Cannes. Due di loro figurano questo 25 maggio nella lista premiata dalla giuria 2024 e dalla sua presidente, Greta Gerwig. La francese Coralie Fargeat, per prima, è stata premiata con il premio per la sceneggiatura La sostanzaun film di “orrore corporeo» con Demi Moore e Margaret Qualley, una feroce satira dell’ingiunzione ai giovani i cui corpi, carbonizzati e trasformati, hanno provocato la loro dose di brividi sulla Croisette. Ricevendo il premio, la regista 47enne ha sottolineato come il suo film trattasse “l’esperienza delle donne nel mondo”.

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Pochi minuti dopo, è stata Payal Kapadia a salire sul palco con le sue tre attrici, Kani Kusruti, Divya Prabha e Chhaya Kadam, per ricevere il primo premio assegnato a Tutto ciò che immaginiamo come luce, primo film indiano presentato in concorso in trent’anni. Una storia di sorellanza e amicizia, valore sottolineato dalla regista nel suo intervento, tra tre donne in fuga dalla camicia di forza conservatrice della società indiana.

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Diversità

Tra le donne sotto i riflettori, anche un quartetto: quello delle attrici di Emilia Perez, premiati dalla giuria con un premio di performance collettiva, per aver evidenziato la diversità dei loro personaggi. Il film di Jacques Audiard, un'”opera” improbabile e contorta che racconta la storia di un narcotrafficante messicano che desidera cambiare sesso, vede protagoniste Selena Gomez, Zoe Saldana, Adriana Paz e l’attrice trans Karla Sofía Gascón nel ruolo della protagonista. Quest’ultimo, solo sul palco a ricevere il premio, ha invitato alla tolleranza nei confronti delle persone trans in un discorso costellato di lacrime: “Tutti voi che ci avete fatto soffrire così tanto, è anche ora di cambiare”.

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Dialogo

I vincitori del 77esimo Festival di Cannes, con Greta Gerwig, presidente della giuria e George Lucas, palma d’onore. (Cannes, 25 maggio 2024.)
Stephane Mahe / REUTERS

Resta che l’elenco dei 77e Il Festival di Cannes avrà onorato molti registi. Di cui tre che mettono le eroine sotto i riflettori. Oltre a Jacques Audiard, insignito del premio della giuria, anche l’iraniano Mohammad Rasoulof, andato in esilio clandestino dal suo Paese per presentare Il seme del sacro fico, ha ricevuto un premio speciale della giuria per questo film che mostra una famiglia lacerata dall’interno mentre rimbomba il movimento “Donna, Vita, Libertà” e la sua violenta repressione. Quanto all’americano Sean Baker, vincitore della Palma d’Oro 2024 per Anorastoria d’amore spezzata tra una escort e il figlio di un oligarca russo, ha concluso il suo discorso di ringraziamento inchinandosi sul palco lavoratrici del sesso, passato, presente e futuro. Storie di donne raccontate da uomini: abbastanza, forse, per riflettere la volontà della giuria di intraprendere la strada dell’uguaglianza scegliendo il dialogo tra i generi, in ogni senso del termine. Un ideale a cui il cinema, attraverso la finzione, farebbe eco.

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