Il video del rapimento dei tre ostaggi

Il video del rapimento dei tre ostaggi
Il video del rapimento dei tre ostaggi
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Il video del rapimento dei tre ostaggi

7 ottobre 2023: una giornata che si è trasformata in orrore

Nuove immagini scioccanti hanno appena sollevato il velo sui tragici eventi del 7 ottobre 2023, durante l’attacco al festival Supernova da parte di Hamas. Un video, diffuso dalle famiglie degli ostaggi, rivela il terribile destino di tre giovani frequentatori del festival: Hersh Goldberg-Polin, Or Levy ed Eliya Cohen.

Questa sequenza, della durata di due minuti, mostra i tre uomini, insanguinati e terrorizzati, costretti a salire sul retro di un pick-up dai membri di Hamas. Si possono sentire gli aggressori cantare “Allahu akbar” mentre il veicolo sfreccia verso Gaza, con le armi brandite in segno di vittoria.

Queste immagini fanno parte di una sequenza temporale più ampia degli eventi di quel fatidico giorno. Seguono due sequenze trasmesse in precedenza: una che mostra l’attacco con granate al rifugio dove si nascondevano 29 partecipanti al festival, e l’altra che mostra Goldberg-Polin, con il braccio mutilato, spinto nel veicolo dei rapitori.

Le storie personali dietro queste immagini sono strazianti. Hersh Goldberg-Polin ha perso il suo amico Aner Shapiro, ucciso mentre cercava di respingere le granate degli aggressori. Ma Levy era appena arrivato al festival con la moglie Einav, che ha perso la vita nell’attentato. Il loro figlio Almog festeggerà il suo terzo compleanno senza i suoi genitori. Eliya Cohen è venuto con la sua ragazza Ziv Aboud, che è sopravvissuta miracolosamente nascondendosi sotto i corpi delle vittime.

La diffusione di queste immagini, 262 giorni dopo gli eventi, solleva interrogativi sulla gestione della crisi degli ostaggi. Il Forum degli ostaggi e dei familiari delle persone scomparse ha descritto questo video come “una grave accusa contro l’abbandono duraturo”.

In risposta, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito la determinazione di Israele a proseguire le operazioni militari fino al rilascio dei 120 ostaggi ancora detenuti. Ha sottolineato che queste immagini evidenziano “la crudeltà del nemico che abbiamo promesso di eliminare”.

Questo video, per quanto difficile da guardare, ci ricorda l’urgenza della situazione e il devastante impatto umano di questo conflitto. Evidenzia inoltre la complessità delle questioni che le autorità israeliane devono affrontare nei loro sforzi per liberare gli ostaggi nel perseguimento dei loro obiettivi militari.

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