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VML Francia in cerca di stabilità

VML Francia in cerca di stabilità
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Il culmine della razionalizzazione a lungo termine. Iniziato con l’arrivo al potere nel 2018 di Mark Read come amministratore delegato di WPP, il desiderio di semplificare drasticamente l’offerta del gruppo britannico a livello creativo è ormai una realtà. Dopo le successive fusioni di Wunderman e J.Walter Thompson o quella di VML e Young & Rubicam, la spettacolare fusione delle pluripremiate reti VMLY&R e Wunderman Thompson – avvenuta lo scorso ottobre – ha dato vita ad un colosso (30.000 dipendenti e 150 uffici in 65 paesi) sul mercato globale, sobriamente chiamato VML. Abbastanza per porre fine al tedioso lavoro di integrazione e consentire ai team francesi dell’agenzia di ritrovare stabilità.

Tra le conseguenze di questa fusione, viene creato un nuovo gruppo dirigente in Francia, sotto la guida di Vincent Druguet, CEO, e Virgile Brodziak, direttore generale. Dimitri Guerassimov viene nominato direttore creativo mentre Nathalie Servier occupa la posizione di direttore delle risorse umane e Leila Bouguerra diventa direttrice finanziaria. Il nuovo organigramma gestisce un’agenzia di oltre 500 dipendenti ora riuniti sotto l’unica bandiera VML France. “Il gruppo comprende in Francia dal 2020 i 230 consulenti di Velvet Consulting, la produzione integrata VML Studios e il centro di comunicazione sanitaria VML Health”ricorda Vincent Druguet, sottolineando un posizionamento di “multispecialista e soprattutto non generalista”. In breve: la voglia di registrarsi “tra agenzia creativa e società di consulenza, all’intersezione tra brand experience, customer experience e commercio”.

Distribuiti tra Parigi e Tolosa, i team di VML France distribuiscono la nuova offerta da gennaio a un centinaio di clienti come Danone, Microsoft, Ikea, Nestlé, Charal, Yves Saint Laurent Beauty, Total Energies, Colgate-Palmolive, Volvo e Coca -Coca Cola. “La strategia resta la spina dorsale e, in questo senso, i prezzi ci permettono di misurare i progressi fatti. Ma attenzione, siamo solo all’inizio del viaggio”, ritiene Dimitri Guerassimov. Un altro vantaggio di avere una tale forza d’attacco: “rafforzare la presenza internazionale dell’agenzia sfruttando lo slancio”ritiene Virgile Brodziak, per il quale VML France deve diventare il “la migliore arma per ogni brand che vuole internazionalizzarsi”.

Resta un’ultima incognita: come sarà strutturata l’offerta creativa di WPP a livello globale ma anche e soprattutto in Francia? Allora, per VML France, come non trovarsi in concorrenza con l’altra agenzia creativa del gruppo, Ogilvy Paris, che ha anch’essa crescenti prerogative attorno ad un posizionamento ampliato? Una fusione che sembra del tutto esclusa, ma la strategia di WPP sta ora chiaramente prendendo forma, con due bracci armati debitamente identificati e identificabili sul mercato. Una garanzia di stabilità, ancora una volta.

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