Una grande stagione per i cacciatori del Tarn

Una grande stagione per i cacciatori del Tarn
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Dopo Mazamet l’anno scorso, è più a ovest del dipartimento, a Rabastens, che la federazione dipartimentale dei cacciatori del Tarn si è riunita per la sua assemblea generale. Intorno al presidente Christian Barbe si sono radunate sabato 13 aprile più di 500 persone, alla presenza anche di rappresentanti del Consiglio dipartimentale e regionale e della professione agricola del Tarn. Gli eletti sono tornati innanzitutto all’attività dell’anno scorso. La stagione è stata caratterizzata da un’apertura in condizioni climatiche sfavorevoli alla caccia, con molto caldo, che si è protratta fino alla fine di ottobre. I cani avevano difficoltà ad avanzare sul terreno e faticavano a trovare il percorso della selvaggina. Fortunatamente l’arrivo delle piogge a novembre ha favorito una buona stagione, soprattutto per la caccia grossa. Oltre il 90% dei piani di caccia ai cervidi (cervi e caprioli) sono stati completati e 6.000 cinghiali sono stati uccisi, ma i resoconti del raccolto non sono definitivi. Dal lato migratorio la stagione è stata buona, nonostante un inizio complicato, in molti comuni è stata presente anche la lepre, anche se la sua situazione è piuttosto variabile e buona è risultata anche la situazione degli uccelli stanziali.

Danni per 250.000 euro nel 22/23

Per quanto riguarda i danni, la situazione sta tornando alla normalità, dopo una stagione 2022/2023 in forte aumento. Per la stagione in corso, che non si è ancora conclusa, le superfici e gli importi risarciti sono dimezzati. Nel 2022/2023 sono stati versati agli agricoltori più di 250.000 euro per compensare le perdite di raccolto legate alla caccia grossa. Christophe Rieunau, vicepresidente della CA81, ha ricordato che agricoltori e cacciatori condividono interessi comuni e che è necessario voltare pagina per quanto riguarda il finanziamento di questi danni. Nel 2023 la federazione è rimasta attiva anche nel campo dell’educazione ambientale, con numerosi progetti e azioni realizzate con l’obiettivo di educare i cittadini a preservare al meglio la natura. L’assemblea generale è stata anche l’occasione per discutere del grande evento della prossima stagione: il centenario della federazione dei cacciatori del Tarn. È stata presentata una retrospettiva sulle date più importanti della vita della caccia nel Tarn, dall’inizio della creazione della federazione nel 1924, con il primo presidente fondatore Fernand Lavergne, fino ad oggi. Durante l’anno sono previsti numerosi eventi per celebrare l’anniversario e far conoscere la caccia e le sue azioni da angolazioni particolari (patrimonio, cultura, musica, convivialità, gestione, ecc.).

Essere risarciti per i danni causati dalla grossa selvaggina sui vostri appezzamenti

È necessario compilare 1 dichiarazione per comune e per categoria di coltura (prato o grande coltura o coltura specializzata) e allegare la vista aerea dell’ultima dichiarazione PAC degli isolotti interessati (modulo di dichiarazione da ritirare e restituire alla Federazione Cacciatori). Per ciascun appezzamento agricolo il risarcimento è dovuto se, e solo se, il danno supera una soglia di superficie o di importo.

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