Tennis – ‘Gracias Rafa’: Nadal dice addio al Real Madrid | TV5MONDE

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“Gracias Rafa”: Rafael Nadal, che tenta il definitivo ritorno alla ribalta a quasi 38 anni nonostante il fisico martoriato, è stato eliminato agli ottavi del Masters 1000 di Madrid dal giovane ceco Jiri Lehecha (31°) 7 -5, 6-4 martedì sera.

Salvo ulteriori sviluppi, lo spagnolo con 22 titoli del Grande Slam è alla sua ultima stagione sul circuito e non dovrebbe più giocare una partita ufficiale nella capitale spagnola. Prima della sconfitta di martedì sera, aveva appena vinto tre partite di fila sulla terra del Real, una serie senza precedenti dall’estate del 2022.

Ma contro il solido Lehecka la marcia era troppo alta, nonostante l’incoraggiamento del pubblico madrileno.

Anche quando il suo favorito è stato appena rotto in avvio di secondo set, il Real Madrid vuole ancora crederci e grida: “Si se puede, si se puede” (ce la puoi fare), canta la Caja Magica. E in quasi ogni partita, riprende il suo ritornello inquietante. Un’ultima volta, più bella e con standing ovation, quando Lehecka sta per servire per vincere la partita.

“Forza Rafa, non abbiamo fretta”, aveva detto poco prima uno spettatore, quasi a mezzanotte.

Ma no, per il mancino maiorchino questo non è più possibile.

Quattro partite in sei giorni

Giocare la quarta partita in sei giorni, la seconda in 24 ore dopo un duello durato più di tre ore il giorno prima, è troppo quando il suo corpo non gli dà quasi tregua da quasi due anni (sempre a gennaio, un precedente tentativo aveva lasciato messo da parte per tre mesi).

Dopo il Barcellona di metà aprile in cui ha trascorso una tournée, la settimana a Madrid, con quattro partite giocate, di cui tre vinte, compreso contro un giocatore dei primi 20 (l’australiano Alex De Minaur), ha comunque aumentato notevolmente il suo chilometraggio.

Gli darà, almeno in parte, le garanzie che desidera in vista del Roland-Garros, tra meno di un mese?

Dovremo aspettare per scoprirlo. Nadal è ora atteso a Roma (8-19 maggio), per l’ultimo Masters 1000 sull’ocra prima dello Slam parigino. Sarà dopo questo torneo italiano che deciderà se sarà presente o meno alla Porte d’Auteuil, dove è stato incoronato 14 volte.

Ha le idee chiare: giocherà al Roland-Garros (26 maggio-9 giugno) solo se si sentirà “abbastanza pronto”, ha ripetuto durante tutto il torneo di Madrid. “Altrimenti non avrebbe senso”, ha detto.

“Grazie per tutti questi anni”

Fino a 5 game nel primo set, Nadal ha fatto molto di più che tenere testa: è stato anche il più pericoloso, portandosi due volte in vantaggio 0-30 sul servizio di Lehecka e ottenendo il primo break point della partita, 5 game a 4 – invano.

Lehecka ha poi segnato dieci punti consecutivi e ha intascato il primo set.

La fortuna di Nadal era passata, la combattività che aveva reso la sua leggenda non ancora scomparsa. Ha finito per perdere in poco più di due ore, con un ultimo errore di rovescio. Erano le tre e mezzanotte. “Gracias Rafa”, è stato subito visualizzato sugli schermi in campo.

“Grazie per tutti questi anni di emozioni, vi amiamo”, si legge su una bandiera spagnola appesa ad una ringhiera dello stadio.

Da mercoledì pomeriggio il pubblico spagnolo potrà consolarsi con il nuovo volto vincente del tennis iberico, Carlos Alcaraz.

Il numero 3 del mondo e detentore del doppio titolo è uscito vittorioso per un soffio 6-3, 6-7 (5/7), 7-6 (7/4) contro il tedesco Jan-Lennard Struff, in una riedizione della finale del 2023.

Per un posto nelle semifinali, affronterà il numero 8 del mondo Andrey Rublev.

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