Video: Israele usa armi medievali per attaccare Hezbollah

Video: Israele usa armi medievali per attaccare Hezbollah
Video: Israele usa armi medievali per attaccare Hezbollah
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Tempo di lettura: 2 minuti – Avvistato su The War Zone

Le immagini che ci arrivano dalla guerra nella Striscia di Gaza, dagli attacchi terroristici di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023 alla risposta omicida del governo di Benyamin Netanyahu, dipingono un conflitto barbarico, certamente, ma in cui la tecnologia è onnipresente. Droni, intelligenza artificiale, laser, ben lontani dalle immagini condivise dai soldati dell’esercito israeliano questa settimana.

In un breve video pubblicato su Montata su un rimorchio, l’arma d’artiglieria in voga nel Medioevo lancia un proiettile incendiario oltre l’alto muro di cemento che delimita il confine tra Israele e Libano. Una discrepanza totale che solleva interrogativi.

Secondo il media online specializzato The War Zone, siamo di fronte ad una ricostruzione quasi identica delle versioni medievali del trabucco. Un braccio rotante, dotato in testa di una cinghia che permette di agganciarvi un proiettile, è azionato da un sistema di contrappesi che ne consente l’inclinazione. “Il risultato è un’arma in grado di lanciare proiettili più pesanti di una catapulta tradizionale e di spingerli a distanze maggiori”nota The War Zone.

È uno scherzo organizzato tra soldati? Negli ultimi mesi, le truppe israeliane si sono distinte condividendo sui social network numerosi video della loro vita quotidiana, spesso di gusto discutibile, a volte semplicemente scioccanti. Una nuova barzelletta dell’IDF è quindi del tutto possibile.

L’esercito israeliano si spiega

Sembra però che dietro quest’arma vintage si nasconda una vera e propria tattica. L’obiettivo di Israele sarebbe quello di incendiare il terreno dall’altra parte del confine, bruciando la fittissima vegetazione del lato libanese, in modo da distruggere la copertura naturale che fornisce ai combattenti Hezbollah.

Questi combattenti utilizzano regolarmente missili anticarro Almas di fabbricazione iraniana, che costringono chi ha sparato ad avvicinarsi al confine. Rimuovendo i cespugli circostanti, l’esercito israeliano rende possibile mettere in luce le postazioni di tiro.

Perché il trabucco? Perché potrebbe essere la soluzione più efficace. Secondo il quotidiano Israel Hayom, i soldati avevano già tentato in passato di usare bombe molotov, droni incendiari e perfino, secondo fonti libanesi, munizioni al fosforo bianco.

Un altro video pubblicato sempre il 13 giugno dal giornalista Emanuel Fabian, poco dopo quello del trabucco, mostra un soldato israeliano che usa un arco e frecce infuocate per appiccare il fuoco dall’altra parte del muro.

Ridicolo e ridicolo? Forse, ma sicuramente meno costose delle armi moderne come le bombe incendiarie e… più discrete. Il che non è un male in una zona di confine dove attacchi troppo brutali potrebbero infiammare ulteriormente la situazione.

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