La sinistra francese si unisce contro l’estrema destra

La sinistra francese si unisce contro l’estrema destra
La sinistra francese si unisce contro l’estrema destra
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La coalizione di sinistra, Nupes, era effettivamente in coma, se non morta. Stanchi della strategia di eccessi e di divisione del leader della France Insoumise (LFI) Jean-Luc Mélenchon, i dirigenti di sinistra si riuniscono addirittura da diversi mesi per pensare ad un nuovo sindacato, più moderato, e per nominare un candidato unico per le elezioni presidenziali del 2027.

Colti di sorpresa, il Partito Socialista (PS), gli Ecologisti e il Partito Comunista Francese (PCF) hanno tuttavia deciso di unire le forze con la LFI e fondare il Nuovo Fronte Popolare, ponendo le condizioni. A loro si sono uniti Génération·s, Place publique e il Nuovo Partito Anticapitalista (NPA).

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Programma sociale

Si sono accordati sulla distribuzione dei collegi elettorali e su un programma che hanno presentato venerdì mattina. Tra le principali misure figurano l’abrogazione della riforma pensionistica, il ripristino dell’imposta di solidarietà patrimoniale (ISF), l’aumento del salario minimo, l’indicizzazione dei salari all’inflazione, i prezzi minimi per proteggere il reddito agricolo o addirittura il blocco dei sussidi prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia.

Questa alleanza strategica darebbe i suoi frutti, secondo gli ultimi sondaggi. Secondo un sondaggio d’opinione Elabe per BFMTV e Domenica alla Tribuna Pubblicato mercoledì sera, il Raggruppamento Nazionale (RN) è accreditato del 31% delle intenzioni di voto, davanti all’alleanza di sinistra (28%), alla maggioranza presidenziale Renaissance (18%) e Les Républicains (LR, 6,5%). Secondo la proiezione del sondaggista, il RN non avrebbe la maggioranza assoluta, fissata in 289 seggi ribaltabili, ma una maggioranza relativa molto forte. Otterrebbe tra 220 e 270 seggi, contro gli 88 attuali, davanti alla sinistra unita, che eleggerebbe tra 150 e 190 deputati. Alla fine delle elezioni legislative del 2022, Nupes ne contava 150. I grandi perdenti sarebbero Renaissance (tra 90 e 130 seggi) e LR (tra 30 e 40 seggi).

I sondaggi potrebbero presto essere ancora più favorevoli al Nuovo Fronte Popolare. Il motivo è semplice: la manifestazione, giovedì e venerdì, di dirigenti di sinistra che detestano Jean-Luc Mélenchon.

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La trappola di Mélenchon e margini di miglioramento

Raphaël Glucksmann, che ha portato la lista Place publique-PS al terzo posto alle elezioni europee, aveva prima frenato i quattro ferri di fronte a questa alleanza e alla presenza della LFI; un sentimento condiviso dagli elettori di sinistra e di centrosinistra che odiano anche Jean-Luc Mélenchon e i suoi discepoli. Inoltre, secondo i primissimi sondaggi, i quattro partiti di sinistra, se avanzavano in ranghi dispersi, avevano più intenzioni di voto della sinistra unita.

Ma Raphaël Glucksmann alla fine decise di aderire al Nuovo Fronte Popolare. “L’unica cosa che conta, ai miei occhi, è che il Raggruppamento Nazionale non vinca queste elezioni legislative e non governi il Paese”, si è giustificato questo venerdì mattina su France Inter. “L’unico modo per farlo è che ci sia un’unione della sinistra. Questa è la nostra responsabilità storica. Ma questo incontro non potrebbe realizzarsi senza alcune precisazioni, alcune linee rosse”. Stavano prendendo di mira principalmente LFI. Tra questi figurano la condanna degli attentati terroristici di Hamas del 7 ottobre, il sostegno all’Ucraina e all’Unione Europea.

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Anche altre figure di sinistra hanno dato la loro benedizione a questa alleanza. Tra loro ci sono socialisti che sostengono una linea dura nei confronti della LFI, come il sindaco di Parigi Anne Hidalgo, il deputato Jérôme Guedj, la presidente della regione dell’Occitania Carole Delga, o anche l’ex presidente della Repubblica François Hollande, per chi dobbiamo andare”oltre le differenze”E “fare di tutto perché l’estrema destra non salga al potere in Francia”.

Queste manifestazioni potrebbero aiutare a convincere gli elettori di sinistra e di centrosinistra, che hanno poco apprezzamento per gli Insoumi, ad andare alle urne il 30 giugno e il 7 luglio e votare per l’unico candidato del Nuovo Fronte Popolare nel loro collegio elettorale. Elettori che hanno potuto votare, nelle ultime elezioni, per il campo presidenziale.

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