Lo “scalo”, il metodo per pagare meno i biglietti aerei

Lo “scalo”, il metodo per pagare meno i biglietti aerei
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Un volo di andata e ritorno tra Parigi e New York emette circa 4,4 tonnellate di CO2 per passeggero. Questo è l’equivalente del consumo elettrico di una famiglia media per due anni, o dell’uso quotidiano di acqua calda per la doccia per 20 anni. Sì, nessuno può più negare il piccolo disastro ecologico rappresentato dall’aereo. Decidiamo quindi di optare per questo mezzo di trasporto con parsimonia, per destinazioni altrimenti inaccessibili e durante viaggi ben scelti.

“Flygskam”, il trend che ti farà sentire in colpa nel prendere l’aereo:

Finalmente belle soste

Ma come evitare di sborsare una fortuna al momento del famoso atto? C’è chi punta tutto sullo “skiplagging”, una tecnica infinitamente discutibile per le ragioni ecologiche appena citate. Il principio ? Prova a raggiungere una destinazione prenotando un volo per un’altra città che prima fa scalo lì, poi non sali sul secondo aereo. I grandi si ritrovano quindi a viaggiare vuoti. Una spesa in CO2 di cui il pianeta potrebbe fare a meno e che genera anche una perdita mortale per le compagnie aeree che ora minacciano di applicare sanzioni.

Esiste un’alternativa simile ma più “virtuosa” a questa pratica: lo “stopover” (o STPC: Stopover Paid by Carrier). Questo programma offerto da diverse compagnie aeree consiste nell’allungare il tempo di coincidenza tra due voli per consentire ai viaggiatori in transito di visitare la città di scalo. Un modo per sostituire una dolorosa sosta di diverse ore che vegeta in aeroporto, offrendo allo stesso tempo biglietti più economici e altri servizi (notti gratuiti in hotel, buoni ristorante, offerte taxi, ecc.). La durata di questa sosta può variare da diversi giorni a diverse settimane. E diverse compagnie aeree hanno già deciso di adottare lo “scalo”. Tra questi: Air Canada, Egypt Airlines, Emirates, Air France, Finnair, Islandair, Japan Airlines, Play Airlines, Oman Air o Iberia.

Per quali vantaggi?

Innanzitutto risparmi sul biglietto, rispetto al prezzo che ti costerebbe un volo diretto. Quindi, lo “scalo” consente ai viaggiatori di aggiungere una destinazione al loro viaggio iniziale. L’unico lato negativo è la poca organizzazione aggiuntiva che questo tipo di alternativa richiede. Poiché durante lo scalo non dovresti fare affidamento sul tuo bagaglio registrato, verrà recuperato solo una volta raggiunta la destinazione finale.

Per le compagnie aeree, è un buon modo per attirare nuovi clienti, ma anche per far conoscere alle persone il proprio paese, poiché la maggior parte dei programmi di scalo vengono offerti lì, o anche nella città in cui si trova il loro hub. Se l’alternativa è meno inquinante rispetto al salto di cui sopra, i voli aggiuntivi generati da questo sistema inducono ovviamente una buona dose di emissioni aggiuntive di CO2. Si tratterà quindi, ancora una volta, di optare per questa iniziativa in momenti eccezionali.

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