Londra considera l’addetto russo una spia e lo espellerà

Londra considera l’addetto russo una spia e lo espellerà
Londra considera l’addetto russo una spia e lo espellerà
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Il Regno Unito espellerà l’addetto alla difesa russo nel Regno Unito, descritto da Londra come un “ufficiale non dichiarato dell’intelligence militare”, ha annunciato mercoledì il ministro degli Interni James Cleverly.

In una dichiarazione al Parlamento dedicata alle “attività malevole” attribuite alla Russia, il capo del Ministero degli Interni ha anche annunciato che diverse proprietà russe sul suolo britannico, che Londra sospetta siano state utilizzate “per scopi di intelligence”, perderanno il loro status diplomatico.

James Cleverly ha anche annunciato “nuove restrizioni sui visti diplomatici russi”, inclusa la limitazione del tempo che i diplomatici russi possono trascorrere nel Regno Unito.

Secondo lui, le misure messe in atto da Londra e dai suoi alleati negli ultimi anni “rendono già il Regno Unito un luogo operativo estremamente difficile per i servizi segreti russi”.

“Espelleremo l’addetto alla difesa russo, che è un ufficiale non dichiarato dell’intelligence militare”, ha dichiarato il capo del Ministero degli Interni ai parlamentari.

Un addetto alla difesa è un membro delle forze armate che presta servizio in un’ambasciata e che rappresenta il settore della difesa del proprio Paese all’estero.

“Il nostro messaggio alla Russia è chiaro: fermare questa guerra illegale, ritirare le truppe dall’Ucraina, fermare queste attività dannose”, ha lanciato James Cleverly, avvertendo che il Regno Unito dovrebbe aspettarsi “nei prossimi giorni” accuse di russofobia, teorie del complotto e l’isteria del governo russo.

Alla fine di aprile, il Regno Unito ha chiesto la “fine immediata” delle “attività dannose orchestrate dalla Russia” sul suo territorio.

Questa dichiarazione è arrivata dopo l’incriminazione a Londra di un ventenne britannico, ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale, per la presunta organizzazione di attacchi contro “imprese legate all’Ucraina”.

Poi, il 2 maggio, i paesi della NATO hanno dichiarato di essere “profondamente preoccupati per le attività dannose” della Russia sul loro territorio e hanno assicurato che queste non li avrebbero “dissuasi dal continuare a sostenere l’Ucraina”.

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