il messaggio di Washington ampiamente commentato dalla stampa israeliana

il messaggio di Washington ampiamente commentato dalla stampa israeliana
Descriptive text here
-

Metti fine alla guerra e fai la pace! », proclama il candidato Donald Trump in un’intervista quotidiana Israele Hayom. All’indomani della decisione del Consiglio di Sicurezza di una tregua nella guerra tra Israele e Hamas e della reazione del capo del governo israeliano, i media israeliani analizzano le conseguenze di quella che viene considerata una vera e propria crisi aperta nei rapporti tra i due Paesi.

Pubblicato su : 26/03/2024 – 13:41

1 minuto

Dal nostro corrispondente a Gerusalemme, Michele Paolo

Netanyahu è un uomo di distruzione, titola l’editorialista del quotidiano di sinistra Haaretz. Il primo ministro israeliano minaccia di attaccare la città di Rafah, ma attacca soprattutto il presidente Biden, sostiene il giornale. È diventato un conflitto personale tra i due uomini. Benyamin Netanyahu è pronto a sacrificare le relazioni tra il suo Paese e gli Stati Uniti pur di ottenere anche una vittoria mediatica di misura in Israele.

Il voto del Consiglio di Sicurezza è scandaloso, perfino ripugnante, proclamano molti commentatori facendo eco alle parole dell’ambasciatore israeliano all’ONU. Ma non basta avere ragione, bisogna reagire con intelligenza, ritiene un ex ministro ora all’opposizione, secondo il quale il capo del governo israeliano è guidato principalmente da motivazioni personali.

Washington abbandona Israele, proclama una fonte politica anonima citata dalla stampa di destra. I media ci ricordano che Israele ha bisogno che gli Stati Uniti continuino la loro guerra a Gaza. E sotto il titolo “La frattura”, troviamo sulla prima pagina del quotidiano Yediot Ahronot questa caricatura: una situazione di stallo tra un piccolo Bibi Netanyahu e il gigante Joe Biden.

Leggi ancheRisoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza: rabbia da Israele, speranza e cautela tra i palestinesi

-

PREV IL BURKINA AL PRIMO CLASSIFICATO NELL’INDICE GLOBALE DEL TERRORISMO 2023
NEXT Ex moglie di un emiro dello Stato islamico, una donna francese incriminata per crimini contro l’umanità e genocidio