È un dato indiscutibile: dall’inizio della crisi Covid, anche se la situazione tende a migliorare, i cinema attirano meno gente di prima. Da allora tutti gli accusatori hanno puntato sulle piattaforme di streaming e sulla loro abbondante offerta al prezzo di un solo biglietto del cinema, senza costringere gli appassionati di fiction ad alzarsi dalla sedia o sottoporsi all’inciviltà di pochi spettatori rumorosi. Ma in realtà la colpa è anche dell’industria cinematografica. Si allontana infatti sempre più dalle aspettative degli spettatori su un criterio importante: il tempo.
Nel 1990, la durata media di un film nella top 10 del botteghino era di 111 minuti. Nel 2023 è salito alle stelle fino a 143 minuti. Tuttavia, secondo un sondaggio condotto da Talker Research su 2.000 americani, la durata ideale, secondo gli spettatori, sarebbe… 92 minuti. Martin Scorsese potrebbe benissimo crederci “Le persone si lamentano che i film durano tre ore, ma possono sedersi davanti alla TV e guardare una serie per cinque ore”tralasciando che possiamo interromperci in qualsiasi momento davanti ad una serie ma non durante la proiezione della stessa Gli assassini della luna dei fiori, il fatto è che solo il 15% degli spettatori accetta di sedersi per due ore in un teatro. Peggio ancora: questo dato che scende al 2% per opere di 150 minuti o più, ovvero una durata di soli otto minuti superiore alla media della top 10 del 2023…
Diversi sport hanno modificato i propri regolamenti per ridurre la durata delle competizioni e renderle così più attraenti per il pubblico. La 7a arte forse dovrebbe trarne ispirazione.
