Questo è il momento clou di inizio anno Non poteva iniziare senza onorare la memoria di Michel Joubert, sindaco della città per 47 anni, scomparso improvvisamente lo scorso settembre. Dopo lo sconforto per l’annuncio di questa triste notizia, il consiglio comunale si è ripreso eleggendo sindaco Patrice Chamayou, deciso a portare avanti i progetti dell’ex magistrato capo.
Il sindaco ha poi ricordato i progetti in corso: completare la ristrutturazione delle case, ultimare la zona commerciale e proseguire con l’installazione dei pannelli fotovoltaici. Per quanto riguarda i progetti futuri, si tratta in particolare dello sviluppo dello spazio verde attorno al pump track e dello spostamento del municipio nella casa fortificata, sulla piazza.
Patrice Chamayou ha ringraziato gli artigiani e gli abitanti che si rendono disponibili per il buon andamento della città, prima che i tre segretari del municipio venissero messi sotto i riflettori, a cominciare da Jackie Hugon. Dopo 40 anni di impegno e dedizione alla città e a Michel Joubert, colei che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dei villaggi farà valere i suoi diritti alla pensione. Sylvia Quet, entrata in municipio nel luglio 2019 e come rinforzo, ha lavorato instancabilmente con Jackie per conoscere l’attualità. Infine, un benvenuto è stato rivolto ad Aurélie Adam, entrata in segreteria a settembre e che lavora in coppia con Jackie per conoscere il più possibile il lavoro di segretaria comunale.
Nascite
Florence Vidal, deputata, ha approfittato di questo incontro per celebrare le nascite del 2024. Quattro ragazzi e sette ragazze hanno ampliato la città l’anno scorso: Louis Chapuis è nato il 4 gennaio; Solan Massenet nato l’11 marzo; Gabin Paradis è nato il 16 marzo; Charlotte Jean nata il 23 marzo; Emy Chabidon è nata il 4 maggio; Thaïs Brunel nato il 13 giugno; Mila Coniasse nata il 24 giugno; Lorenza Fanti nata il 25 luglio; Jade Monteil è nata l’8 settembre; Julien Mazoyer è nato il 10 novembre ed Elia Giroud è nato il 13 dicembre. Ogni madre ha ricevuto un mazzo di fiori e ogni bambino una corona su cui era scritto il loro nome in un filo di ferro splendidamente decorato.