Ricordiamo che le ipotesi citate per spiegare l’incidente del volo Jeju Air 2216 sono una collisione con uccelli e un malfunzionamento del carrello di atterraggio. Oggetto di indagine è anche la presenza all’estremità della pista dell’ostacolo colpito dall’aereo – uno strumento di ausilio alla navigazione installato su una collinetta rinforzata con cemento.
Ma come spiegare questa improvvisa cessazione delle registrazioni? Le autorità sudcoreane o la Boeing volevano nascondere certe cose, come alcuni sostengono? Per il nostro esperto, una scatola nera che interrompe la registrazione è “estremamente raro, addirittura senza precedenti”. “A volte le scatole nere non vengono trovate, oppure i loro dati non possono essere recuperati a causa dell’impatto. Ma non è questo il caso qui. Quando recuperiamo scatole nere in buone condizioni, “parlano” sempre.
Il pilota belga della Ryanair atterrato in planata dopo una collisione con degli uccelli: “Per lo stesso prezzo moriremmo tutti”
Secondo il nostro interlocutore esiste però un plausibile motivo tecnico per questo stop. “Dal 2010 le registrazioni dei voli del Boeing 737 sono alimentate da una batteria costantemente alimentata, che non può essere scollegata ed è estremamente ben protetta. Ma l’aereo risale al 2009 e questo dispositivo ancora non esisteva”.. Per il nostro specialista, diversi elementi (interruzione delle registrazioni, malfunzionamento del carrello di atterraggio, “non rilasciato” persiane, “scomparsa del codice transponder”) invocare “un’interruzione totale della corrente” sull’aereo. “Un blackout totale è estremamente raro. In un aereo possono esserci cortocircuiti, ma ci sono sempre strumenti di emergenza che funzionano. Tuttavia non vedo altra spiegazione”.
gabbianoSecondo me un motore danneggiato, anche in fiamme, non può provocare un simile blackout. Ci deve essere un’altra ragione.”
In questi casi, i piloti non hanno scelta. “L’unica opzione è atterrare a tutti i costi. Proviamo a far atterrare l’aereo come se fosse un Cessna (un piccolo aereo da diporto, ndr). Ma con un Boeing 737, venti volte più pesante, molto più veloce e con una notevole quantità di cherosene infiammabile a bordo, un pilota non sa come andrà a finire. I piloti hanno tentato una manovra disperata, a bordo doveva esserci stato il panico”. Resta da capire come possa essere stato causato questo guasto elettrico. “Secondo me un motore danneggiato, anche se in fiamme, non può provocare un blackout del genere. Ci deve essere un’altra ragione.”