Paté mondiale in crosta | L'immenso affronto della Francia

Paté mondiale in crosta | L'immenso affronto della Francia
Paté mondiale in crosta | L'immenso affronto della Francia
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Antipasto risalente al Medioevo, pochi signori dell'epoca avrebbero pensato che un Mondial de pâté en croute avrebbe visto la luce diversi secoli dopo. Ma oggi più che mai l’impossibile non è francese. E la quindicesima edizione di questi Campionati del Mondo ha espresso un verdetto che ci si addice piuttosto bene.

Il pâté en croute fugge in Francia

No, questo non è uno scherzo. Si è infatti tenuta a Lione la 15esima edizione del World Pie Crust Championship. Se per voi questo piatto è solo un altro modo per iniziare il pasto, per altri rappresenta anni di lavoro. Infatti, una decina di paesi provenienti da diversi continenti sono arrivati ​​in Francia con lo stesso obiettivo; vincere la corona mondiale e succedere a Frédéric Le Guen-Geffroy, campione del mondo in carica.

Per questo bisogna rispettare diversi criteri, tra eleganza, stile e ovviamente gusto. E in questo piccolo gioco ci si presenta una novità immensa: il Giappone realizza una doppietta piazzando Taiki Mano e Seigo Ishimoto sui due gradini più alti del podio, davanti a Damien Raymon. Il titolo del suo capolavoro? Il “pâté in crosta con foglia d'oro, anatra, foie gras, maiale, animelle e peperone verde”. Senza nemmeno assaggiarlo, è una medaglia d’oro garantita.

Come nel 2020, 2021 e 2022, il Giappone parte con il metallo più prestigioso. Quindi possiamo dire che il Giappone ci ha fregati? Questa battuta d'arresto arriva un mese dopo che i francesi avevano firmato una sporca tripletta ai Campionati mondiali di sushi. Beh, ovviamente senza la partecipazione dei giapponesi.


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