Nuit des Molières 2024: Vincent Dedienne premiato ancora, Cristiana Reali finalmente incoronata

Nuit des Molières 2024: Vincent Dedienne premiato ancora, Cristiana Reali finalmente incoronata
Nuit des Molières 2024: Vincent Dedienne premiato ancora, Cristiana Reali finalmente incoronata
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Bernard Pivot, il “Re della lettura”, è morto questo lunedì. È del tutto naturale che France Télévisions, che è stata per decenni il suo regno culturale, gli abbia dedicato la 35esima notte di Molières, che si è svolta questo lunedì sera alle Folies Bergère. Una serata ricca di emozioni e di gioia, ovviamente, sulla quale hanno regnato due regine. Caroline Vigneaux, innanzitutto, maestra imperiale di cerimonie dall’inizio alla fine, mescolando a modo suo umorismo e impegno… E poi Cristiana Reali, incoronata attrice dell’anno nel teatro privato per il ruolo di Blanche DuBois in “Un tram”. Named Désir”, di Tennessee Williams, diretto da Pauline Susini e in scena fino al 25 maggio al Bouffes-Parisiens (II arrondissement). Finalmente. La settima nomination era quindi quella giusta per l’attrice.

“Cristiana non poteva esserci, sta girando, è un peccato che non ci sia, perché è la settima volta”, ha esclamato il suo regista mentre andava a ritirare il trofeo… Ma l’attrice aveva preparato un video. Non le era permesso dire grazie – regola della serata – così ha gridato “Obrigada” (grazie in portoghese) a tutti con sottofondo di musica di samba… E alla fine è apparsa, con una corona in testa!

Un terzo Molière per Vincent Dedienne

Vincent Dedienne riceve la statuetta dell’attore nel settore privato per la sua magistrale interpretazione in “Un Cappello di Paglia dall’Italia”, andato in scena al teatro Saint-Martin e trasmesso questo venerdì da France 5. Questo è il suo terzo Molière , ne ha già ottenuti due in la categoria dell’umorismo. Categoria in cui la vittoria va a Sophia Aram per “The World After”.

Nel teatro pubblico, è Micha Lescot a conquistare il titolo di attore per “Riccardo II” e Vanessa Caihol quello di attrice per “Zucchini”, unico premio per l’opera tratta dal romanzo di Gilles Paris che ha tuttavia ottenuto sette nomination. La graduatoria, del resto, sembra aver voluto distribuire i premi tra i favoriti, cinque spettacoli ciascuno ricevendo due premi e non di più.

Così, delle sue sei possibilità di statuetta, “Il circolo dei poeti scomparsi” – che trionfa attualmente al teatro Antoine (Parigi 10) – ne trasforma due, quella della messa in scena privata per Olivier Solivérès e quella della rivelazione maschile per Ethan Oliel. I commoventi “4.211 km”, di Aïla Navidi, sull’esilio degli iraniani in Francia, ne hanno avuti quattro. Ha ricevuto il Molière per il teatro privato – miglior spettacolo – e quello della rivelazione femminile per Olivia Pavlou-Graham.

Il pluripremiato spettacolo musicale “Spamalot”.

Due nomination, due Molière, è un successo per il twist “Non è facile essere felici quando si sta male” che ha conquistato il Molière della commedia e il suo autore, Rudy Milstein, quello dell’autore francofono vivente. Attualmente può essere visto al teatro Lepic. Proprio come il “Lo adorerò!” », Alone on stage di Eva Rami, che riceve il premio Alone on stage.

Altra doppietta per “40° sous zero”, nel teatro pubblico, che ha ricevuto il Molière per il miglior spettacolo oltre a quello per la regia per Louis Arène. Infine, “Neige”, di Pauline Bureau, accoglie il pubblico giovane e la creazione visiva.

Jeanne Arènes in “L’effetto specchio”, di Léonore Confino, ha vinto il Molière per il ruolo secondario. Lo stesso vale per Guillaume Bouchède in “Je m’appelle Asher Lev”, visibile ai Béliers Parisiens (XVIII secolo).

Per quanto riguarda lo spettacolo musicale premiato, la vittoria va a “Spamalot”, lo spettacolo dei Monty Python che Pierre-François Martin-Laval ha messo in scena lo scorso anno scolastico.

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