In Francia la censura di un comico suscita scalpore

In Francia la censura di un comico suscita scalpore
In Francia la censura di un comico suscita scalpore
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La redazione di France Inter ha denunciato venerdì la “convocazione inaccettabile” di Guillaume Meurice in vista di un possibile licenziamento, vedendola come un “segnale molto preoccupante per la libertà di espressione”, il giorno dopo la sospensione del comico da parte di Radio France.

“Chiediamo che Guillaume Meurice resti in onda, senza indugi”, hanno dichiarato in un comunicato stampa le società di giornalisti (SDJ) e di produttori (SDPI) di France Inter.

Giovedì, l’editorialista del programma “Le grand Dimanche soir”, condotto da Charline Vanhoenacker, è stato sospeso, quattro giorni dopo aver ribadito in onda le sue polemiche dichiarazioni di fine ottobre nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

“Ci sono cose che possiamo dire. Per esempio, se dico: +Netanyahu è una specie di nazista ma senza prepuzio+, va bene. Il pubblico ministero ha detto: +Va bene+”, ha detto il comico domenica, in riferimento al recente rigetto di una denuncia contro di lui accusato di antisemitismo per affermazioni simili.

Convocato per un colloquio, di cui non si conosce la data, rischia “un’eventuale sanzione disciplinare che potrebbe arrivare fino alla risoluzione anticipata del (suo) contratto a tempo determinato per colpa grave”, ricordano SDJ e SDPI di France Inter, che “vedono in questa decisione un segnale molto preoccupante per la libertà di espressione, valore che Radio France difende”.

“Questa convocazione inaccettabile sembra essere il sintomo di un cambiamento editoriale più ampio”, deplorano.

Affermano quindi di aver appreso che il programma “La terre au Carrée” si sarebbe fermato “per far posto a un programma di scienza ed ecologia + più narrativa + presentato ancora da Mathieu Vidard ma senza Camille Crosnier” ed evocano un “taglio drastico” del budget della “Grande domenica sera”.

Interrogata dall’AFP su questi elementi, France Inter ha spiegato che “d’accordo con Mathieu Vidard, ci sarà un’evoluzione editoriale del suo programma all’inizio dell’anno scolastico ma manterrà i suoi fondamenti, l’ambiente e la scienza”.

Camille Crosnier resterà alla guida di “P’tits Bateaux”, ormai in onda sette giorni su sette, e sta “discutendo su altri progetti” all’interno del palinsesto.

Per quanto riguarda “Grand Dimanche Soir”, France Inter “vuole che lo spettacolo continui l’anno prossimo ma dobbiamo svilupparlo dal punto di vista editoriale in modo che copra i nostri costi, mantenendo l’intera squadra e restando in pubblico”, ha spiegato il stazione radio.

“Oggi le sequenze sono estremamente costose da produrre. È in corso il lavoro con la produttrice, Charline Vanhoenacker, per trovare la formula migliore”, si apprende dalla stessa fonte.

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