il primo concorso di bellezza che mette l’uno contro l’altro candidati virtuali

il primo concorso di bellezza che mette l’uno contro l’altro candidati virtuali
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Un concorso di bellezza tra donne generato da zero dall’intelligenza artificiale? O come creare nuovi standard irreali a piacere.

Il 10 maggio vedrà la luce un nuovo concorso di bellezza. Nessun criterio di età o taglia, solo quello di essere stato generato dall’intelligenza artificiale: “Devi essere il creatore di un modello generato dall’intelligenza artificiale e avere una presenza sui social media. Inoltre è necessario avere almeno 18 anni”, si legge sul sito dei World AI Creator Awards. Sul concorso organizzato in collaborazione con Fanvue, piattaforma in abbonamento che ospita modelle virtuali, si legge anche: “La prima parte di Waica è Miss AI, dove il tradizionale concorso di bellezza si mescola con il mondo dei creatori di intelligenza artificiale. I concorrenti saranno giudicati in base alla loro bellezza, tecnologia e influenza per avere la possibilità di vincere la corona di Miss AI. O come generare nuove fonti di complessi dalle bellezze standardizzate e irreali. E attirando quindi molte critiche, l’evento stabilisce ancora un giudizio sul fisico delle donne.

Uno dei portavoce si è così difeso rispondendo alla rivista Forbes interessato al concorso: “Non si tratta di bellezza nel senso stereotipato del termine ma di difesa del talento artistico creativo e della bellezza del lavoro degli autori. Come nei tradizionali concorsi di bellezza, ai concorrenti viene persino chiesto di rispondere alla seguente domanda: “Se avessi un sogno per rendere il mondo un posto migliore, quale sarebbe?”

Pose suggestive

Perché non commettere errori, all’interno dei profili dei personaggi generati dall’intelligenza artificiale, la diversità e la positività corporea non sono molto popolari. E sostengono una perfezione ancora più irraggiungibile, con l’ulteriore vantaggio di pose suggestive… La condizione delle donne non ne risulta migliore. Basta guardare le due figure di spicco dell’intelligenza artificiale come Emily Pellegrini e Aitana Lopez che fanno parte della giuria. Il profilo del secondo frutterebbe più di 11.000 dollari (o 10.291 euro) al mese sempre secondo Forbes e ha più di 300.000 follower su Instagram. Con i suoi capelli rosa e l’aspetto impeccabile, confida anche nella sua bio su Instagram di avere un’anima “gamer” e di amare lo sport. Una fantasia creata per uomini (e da un uomo)?

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Tra i membri della giuria troviamo anche due persone “vere”: un imprenditore, Andrew Boch, e Sally-Ann Fawcett, una storica che ha scritto diversi libri dedicati ai concorsi di bellezza. E chi tenta di difendere l’iniziativa sulla rivista Forbes : Non si tratta di avere culi, tette e figure fantasiose. I creatori hanno l’opportunità di cambiare la percezione del pubblico delle donne con l’intelligenza artificiale e spero di svolgere un ruolo in questo selezionando un vincitore che incarni il mondo moderno.»

Verdetto il 10 maggio, al termine del concorso che permetterà al vincitore finale di vincere 15.000 dollari, di cui 8.000 divisi tra accesso al programma di mentoring e supporto alle pubbliche relazioni. Il 2° e il 3° posto sul podio garantiranno rispettivamente una ricompensa di $5000 e $2000.

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