La guerra di parole tra due rapper va in tilt

La guerra di parole tra due rapper va in tilt
La guerra di parole tra due rapper va in tilt
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I numeri sono in preda al panico, gli osservatori si emozionano e le bombe sonore si moltiplicano. Il rap americano non vedeva una simile opposizione dai primi anni 2000 e dal leggendario scontro tra Jay-Z e Nas. Ma se la guerra di parole che infuria attualmente tra Kendrick Lamar e Drake non va oltre – per il momento – la giostra verbale di bocconi, gli attacchi e gli argomenti utilizzati sono di formidabile aggressività.

Iniziata dal rapper di Compton, questa “battaglia reale” è entrata in una nuova dimensione durante il fine settimana con la potente risposta di Drake a “Family Maters”, una traccia diss di 7’37” accompagnata da una clip.

Tutti i belligeranti lo prendono per il loro rango: la superstar The Weeknd, originario di Toronto come lui, il produttore Metro Boomin, il rapper Rick Ross, deriso per il suo peso, o anche A$AP Rocky, compagno di Rihanna. Il canadese insinua di aver avuto una relazione con la cantante.

Ma il fulmine cade prima su Kendrick Lamar, accusato di aver picchiato la moglie. Drake sostiene che il vero padre del figlio della coppia sia il manager dell’artista californiano.

Attacchi alla famiglia che costituiscono il filo conduttore di questa opposizione. Poche ore dopo l’esplosione scatenata da Drake, Kendrick Lamar ha invitato tutti a “incontrare i Graham” (nota dell’editore: cognome di Drake) con un titolo assolutamente spaventoso sotto forma di lettera scritta a suo figlio Adonis (6 anni), ai suoi genitori e… alla sua figlia nascosta di 11 anni!

Quattro versi demoniaci durante i quali Aubrey Graham viene accusato dei mali peggiori, tra cui quello di essere uno stupratore sessuale. Secondo TMZ, l’esistenza di una ragazza nascosta è una completa invenzione. Secondo ambienti informati, è possibile che l’entourage di Drake abbia deliberatamente fatto trapelare false informazioni all’entourage di Kendrick Lamar per screditarlo.

Poco appassionato di social network ma scatenato, Kendrick Lamar ha continuato nella notte tra sabato e domenica con “Not Like us”. Una seconda “diss track” consecutiva, più ballabile ma ancora più d’impatto, poiché scaglia contro Drake l’accusa più squalificante: la star 37enne è “un pedofilo” latitante!

Il colpo finale per il rapper di maggior successo degli ultimi quindici anni? In attesa del nuovo episodio di questo intenso combattimento, Kendrick Lamar gli assicura: “Posso andare ancora oltre, lo prometto”.

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