Seydina Moussa Ndiaye si batte per un istituto dedicato all’intelligenza artificiale

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L’insegnante-ricercatrice senegalese Seydina Moussa Ndiaye, insegnante-ricercatrice dell’Università digitale Cheikh Hamidou Kane, invita le autorità pubbliche a creare un istituto dedicato all’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di garantire la sovranità del Senegal in questo settore.

“Per un’intelligenza artificiale più responsabile in Senegal e una sovranità in questo settore, lo Stato deve farsi carico più seriamente di questo problema con la creazione di un istituto dedicato all’intelligenza artificiale”, ha raccomandato mercoledì il professore dell’Università digitale Cheikh Hamidou Kane un pannello.

Questo panel si è concentrato sulle “sfide” della presenza dell’intelligenza artificiale nelle diverse attività da scoprire e comprendere dalla società, su iniziativa dell’Università Amadou Mahtar Mbow di Diamniadio (UAM).

Ha permesso a partecipanti ed esperti di guardare alle opportunità dell’intelligenza artificiale e alle “sfide” che il Senegal è chiamato ad affrontare per un’IA responsabile.

Secondo Seydina Moussa Ndiaye, “lo Stato deve prendere in mano la situazione per rendere l’intelligenza artificiale una realtà in Senegal, tenendo conto di tutte le dimensioni” della questione attraverso un istituto dedicato.

L’intelligenza artificiale, ha spiegato, “è semplicemente uno strumento che rende i computer molto più vicini al comportamento umano”.

Ha ricordato le iniziative dell’università digitale Cheikh Hamidou Kane che vanno nella direzione della “divulgazione dell’intelligenza artificiale”, attraverso il programma FORCE-N che offre ai suoi ascoltatori una formazione su misura.

“È un certificato che dura qualche settimana o qualche mese e che parla di informatica per tutti. Questo programma aiuta a promuovere l’IT per migliorare la produttività”, ha affermato Ndiaye, parlando del programma di formazione aperto per il rafforzamento delle competenze, dell’occupazione e dell’imprenditorialità digitale (FORCE-N).

Ha menzionato anche un altro certificato “molto più tecnico che consente agli informatici o ai matematici, o a qualcuno che abbia un background scientifico, di poter creare i propri prodotti basati sull’intelligenza artificiale”.

Il relatore ha accolto con favore le strategie attuate finora per promuovere l’intelligenza artificiale, ma, ha affermato, “tutte le parti interessate sono consapevoli che dobbiamo andare molto oltre nell’operazionalizzazione di queste strategie”.

In questa prospettiva, ha insistito sulla necessità di mettere in atto un “sistema nazionale” per consentire “l’operatività delle due strategie di dati, e stabilire così un ecosistema efficiente per l’intelligenza artificiale responsabile in Senegal”.

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