Il Lussemburgo dà il benvenuto alla NASA

Il Lussemburgo dà il benvenuto alla NASA
Il Lussemburgo dà il benvenuto alla NASA
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In occasione di una conferenza dedicata alla robotica spaziale, l’Abbazia di Neimënster ha ospitato Vandi Verma, un ricercatore che ha lavorato in particolare sul robot marziano Curiosity.

“Il Lussemburgo è leader mondiale nel settore spaziale”. Come ha recentemente confermato il direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, in occasione della visita del ministro dell’Economia Lex Delles, al Centro europeo di tecnologia spaziale di Noordwijk, il Granducato è riuscito a ritagliarsi una buona posizione nella conquista del pianeta spazio. Da molti anni il Paese moltiplica progetti e collaborazioni. Sebbene l’Agenzia spaziale europea sia ovviamente un partner privilegiato, sono stati allacciati numerosi contatti in tutto il mondo.

È con questo in mente che nasce iSparo2024, conferenza internazionale dedicata alla robotica spaziale. Il suo scopo è quello di offrire un nuovo quadro di lavoro ai ricercatori per incoraggiare gli scambi tra di loro. “La robotica spaziale è un tema emergente”, ricorda Miguel Olivares-Mendez, direttore generale di iSparo2024. Abbiamo persone provenienti da tutto il mondo”.

Negli ultimi dieci anni sono stati compiuti molti progressi nella manutenzione in orbita e nelle operazioni satellitari. Il rinnovato interesse per la Luna, in particolare da parte di Stati Uniti e Cina, così come le ultime scoperte fatte su Marte hanno aperto nuove opportunità per l’esplorazione spaziale che iSparo spera di supportare. Inseparabile dalle attività spaziali, la robotica ha già avuto e continuerà a svolgere un ruolo di primo piano negli anni a venire.

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Per questa prima edizione, organizzata questa settimana presso l’Abbazia di Neimënster, i maggiori esperti sono stati invitati a condividere il loro lavoro. Martedì, ad esempio, si è aperto con l’intervento del dottor Vandi Verma, vicedirettore della sezione del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, negli Stati Uniti. Da 20 anni, l’ingegnere lavora nel campo della robotica e si è occupato in particolare di Perseverance e Curiosity, i due robot inviati dalla NASA per sondare il pianeta Marte. Davanti a un pubblico di esperti ha potuto discutere dello sviluppo dei due robot e del monitoraggio della loro missione.

Ma oltre ai ricercatori di diverse agenzie spaziali e università di tutto il mondo, iSparo ha invitato anche aziende del settore. Il convegno vuole essere un ponte tra questi due mondi per aprire la strada a nuove innovazioni. L’obiettivo è confrontare i punti di vista per offrire una nuova prospettiva sugli ultimi progressi. Al centro dell’approccio c’è anche la creazione di una nuova rete di ricercatori e imprenditori per supportare future collaborazioni.

Per incoraggiare gli scambi, durante la settimana vengono organizzati workshop durante i quali alcuni team hanno potuto presentare direttamente i loro robot e gli strumenti di immersione, in particolare nella realtà virtuale. Anche in questo caso il Lussemburgo ha un ruolo da giocare. Organizzatore di questa prima edizione, SpaceR, un gruppo di ricerca creato all’interno dell’Università del Lussemburgo, ha potuto presentare i suoi progetti come LunaLab. Una bella vetrina per il Granducato per un evento che si prevede si ripeterà regolarmente. “I prossimi si svolgeranno in Giappone e negli Stati Uniti”, annuncia Miguel Olivares-Mendez. La conferenza farà il giro del mondo prima di tornare in Europa”.

Ingegnere della NASA, Vandi Verma ha lavorato a Curiosity and Perseverance. (Foto Hervé Montaigu)

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