Wall Street: delusa dalla Fed, Nvidia supera ogni aspettativa – 23/05/2024 07:32

Wall Street: delusa dalla Fed, Nvidia supera ogni aspettativa – 23/05/2024 07:32
Wall Street: delusa dalla Fed, Nvidia supera ogni aspettativa – 23/05/2024 07:32
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(CercleFinance.com) – Wall Street ha sofferto un po’ durante la pubblicazione dei ‘verbali’ della Fed: gli indici hanno perso da -0,3 a -0,6% prima di ridurre un po’ le perdite nel corso degli ultimi 90 minuti della seduta. Alla fine, il Dow Jones ha perso circa -0,5% a 39671, lo S&P500 -0,25% a 5307 e il Nasdaq Composite -0,2% a 16801.

L’indice ‘tech’ chiude in rosso nonostante l’impennata del +13,7% di Moderna e il rialzo dei semiconduttori come Analog Devices +10,5%, ON Semiconductors +4,8%, Microchip +3,9%, CSX +2,8%, NXP +1,6% , Qualcom +1%.

Naturalmente, il clou del 22 maggio sono stati i risultati di Nvidia: il suo fatturato è aumentato molto più del previsto, superando i 26 miliardi di dollari nel primo trimestre, e il suo management prevede 28 miliardi di dollari per il trimestre in corso.

La sfida era mandare Nvidia a testare la soglia simbolica dei 1.000 dollari, ma il prezzo più alto è stato di 997 dollari (ovvero +5%). È comunque balzato a 990 dollari nei primi scambi post-risultati… prima di attestarsi intorno ai 980 dollari (+3%).

Il “numero del giorno” (ce n’era solo uno) non ha suscitato alcuna reazione degna di nota: le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono diminuite dell’1,9% in aprile a 4,14 milioni di unità su base annua, secondo la Federation of Real Estate Agenti (NAR).

Altro momento saliente della giornata, il verbale dell’ultima riunione del FOMC (pubblicato alle 20:00) contiene alcune sorprese: se Jerome Powell ha dichiarato più volte che la prossima mossa della Fed “non sarà un rialzo dei tassi”, alcuni membri del Il “consiglio” ritiene che nulla dovrebbe essere vietato e non esita a sollevarli se necessario.

L’altro disaccordo riguardava il ritmo del rallentamento della stretta quantitativa, che è stata accelerata (più di quanto previsto dal mercato) nell’ultima riunione di inizio maggio. Questi “verbali” dimostrano che i membri del FOMC probabilmente aspetteranno fino alla fine dell’estate prima di ridurre il tasso di riferimento.

Secondo il barometro FedWatch del CME Group, la probabilità di un rialzo dei tassi all’inizio dell’anno scolastico è attualmente stimata al 50,8%, rispetto al 45,6% di un mese fa: il consenso scende nuovamente sotto la soglia del 50%.

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