Elezioni presidenziali americane: “Stiamo vivendo un momento molto pericoloso”

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Il politologo Yascha Mounk è ospite di “Soir”, mercoledì, a Wolubilis, per decifrare i nodi di questa serratissima campagna. Sottolinea i pericoli di queste elezioni, ma indica anche ragioni di ottimismo, in particolare la capacità degli americani “di essere ragionevoli su una serie di questioni”.


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Veronica Lamquin


Vice Capo della Divisione Internazionale

Di Véronique Lamquin

Pubblicato il 14/10/2024 alle 19:50
Tempo di lettura: 8 minuti

KAmala Harris? Donald Trump? “È impossibile prevederlo”, afferma Yascha Mounk. Il politologo, che ha lavorato e scritto sui populisti e sulla “sintesi dell’identità” – un termine a cui preferisce wokisme –, consegna a Sera alcune chiavi per queste elezioni presidenziali americane “molto vicine”.

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È più stretto che mai?

Siamo in un periodo della storia americana in cui ogni campagna presidenziale è molto serrata, il che potrebbe far sembrare che nessuno stia cambiando idea. Questo è falso! Al contrario, osserviamo che l’elettorato dei Democratici e dei Repubblicani è cambiato molto negli ultimi dieci anni. Ma, alla fine, è sempre molto serrato.



Come può Donald Trump, nonostante i suoi eccessi, essere sullo stesso piano di Kamala Harris?

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