Testa a testa con Trump, diversi sondaggi mettono in luce le difficoltà di Kamala Harris

Testa a testa con Trump, diversi sondaggi mettono in luce le difficoltà di Kamala Harris
Testa a testa con Trump, diversi sondaggi mettono in luce le difficoltà di Kamala Harris
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Le elezioni presidenziali americane, che si terranno il 5 novembre, si preannunciano particolarmente serrate. Per provare a vincere la corsa alla Casa Bianca, Kamala Harris e Donald Trump si sono affrontati domenica a distanza in due stati americani molto contesi: la Carolina del Nord e l’Arizona.

In questa occasione, il vicepresidente democratico ha cercato a tutti i costi di mobilitare ulteriormente gli elettori afroamericani e ispanici e l’ex presidente repubblicano ha ribadito le sue dichiarazioni anti-immigrazione.

Peggio di Biden o Clinton

A tre settimane dal voto, i sondaggi sono ancora chiusi, ma diversi sondaggi rivelano le difficoltà di Kamala Harris nell’attirare voti tra gli elettori neri e latinoamericani.

Un sondaggio New York Times/Il Siena College pubblicato domenica gli attribuisce meno del 60% delle intenzioni di voto nella comunità ispanica – in piena crescita demografica negli Stati Uniti – che rappresenterebbe il livello più basso per un candidato democratico negli ultimi vent’anni. Le vengono attribuiti solo 19 punti di vantaggio sul suo avversario repubblicano all’interno di questo elettorato strategico in diversi stati cruciali, in particolare nel sud-ovest, come l’Arizona o il Nevada, o sette in meno di Joe Biden nel 2020. e 20 in meno di Hillary Clinton nel 2016.

Domenica, il 59enne vicepresidente ha scelto la Carolina del Nord, una regione con una grande popolazione nera americana in questo stato vinto l’ultima volta nel 2008 da un democratico e che è stato appena devastato dall’uragano Helene. In un incontro a Greenville, ha attaccato il rivale, accusandolo di mancanza di trasparenza sul suo stato di salute e di rifiutarsi di avere un secondo dibattito con lei. Secondo lei, “Donald Trump è più interessato a spaventare le persone, a provocare paura, a sollevare problemi piuttosto che aiutarli a risolverli, che è ciò che fanno i veri leader”.

Trump castiga gli “strani di estrema sinistra”

Il candidato repubblicano, 78 anni, si trovava in Arizona, stato al confine con il Messico. Si è inoltre lasciato andare alla retorica anti-migranti, accusando il governo Biden/Harris di aver “importato un esercito di migranti illegali” da “dungeon di tutto il mondo”. In un discorso di un’ora e mezza ha promesso che, se eletto, avrebbe assunto altre 10.000 guardie di frontiera e avrebbe aumentato i loro stipendi del 10%.

Aumentando il livello della sua retorica incendiaria, Donald Trump ha affermato su Fox News che “la Guardia Nazionale”, anche “militare”, dovrebbe essere chiamata contro il “nemico interno” negli Stati Uniti, contro “persone molto cattive” […] gente pazza, gente stravagante di estrema sinistra.

Il nostro dossier sulle elezioni presidenziali americane

Dopo questi duelli a distanza, lunedì Kamala Harris e Donald Trump saranno entrambi in Pennsylvania, considerata cruciale per aprire la strada alla Casa Bianca.

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