Come la Russia ha messo le mani sugli asset della banca americana JPMorgan

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©winhorse/Getty Images

– Congelati i beni bancari della JP Morgan in Russia.

La Guerra Fredda istituzionale tra Russia e Stati Uniti è lungi dall’essere finita. Ultimo episodio finora: il sequestro di diversi miliardi di dollari alla banca JPMorgan da parte della giustizia russa. L’informazione, rivelata dall’ Financial Times e trasmesso da Gli echiriferisce A congelamento dei beni quasi mezzo miliardo di dollari, $ 440 milioni appunto, disposto dalla Corte Arbitrale di San Pietroburgo. La decisione confisca anche la partecipazione nella filiale di una banca russa e altri diritti di proprietà sui marchi.

Secondo il tribunale russo, JPMorgan è colpevole di voler organizzare l’uscita dei suoi asset dal Paese. Ma in realtà la disputa metterebbe la banca americana contro la banca russa VTB. Per quello ? Perché il seconda banca della Russiache gestisce asset per oltre 14,5 miliardi di dollari, ha intentato una causa la scorsa settimana contro Sanzioni americane contro di lui. Secondo i nostri colleghi, JPMorgan detiene un fondo della banca russa negli Stati Uniti che ha dovuto essere trasferito su un altro conto di deposito a garanzia inaccessibile. E questo equivale a… 440 milioni di dollari.

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Nel processo, JPMorgan ha presentato una denuncia contro VTB, assicurando che non era responsabile del sequestro dei beni di VTB. Un gioco di poker bugiardo che fa parte di un più ampio movimento di sanzioni occidentali contro le aziende russe. In effetti, dall’offensiva russa in Ucraina nel febbraio 2022, le sanzioni economiche occidentali si sono susseguite contro la Russia, e molte multinazionali hanno deciso di lasciare il Paese. Ma allo stesso tempo, la Russia ha imposto norme severe alle aziende occidentali che cercano di lasciare il Paese. Queste società devono in particolare vendere i loro asset russi per un massimo del 50% del loro valore di mercato e per lasciare il Paese è necessario un decreto del Cremlino.

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Ad oggi, pochissimi ne hanno ottenuto uno, ricordiamo Gli echi, e alcuni sono intrappolati, come Leroy Merlin, che deve operare sul posto con attori locali. Questo è quello che è successo anche a Danone. Nel luglio 2023, la Russia ha pubblicato un decreto che dà il controllo “temporaneo” beni russi da Danone all’Agenzia Federale Russa per la Gestione del Demanio. Ma il 13 marzo il Cremlino ha finalmente pubblicato un decreto che cancella la filiale russa del colosso agroalimentare francese da questa lista. Secondo quanto riferito, Danone spera di vendere la sua filiale russa a un uomo d’affari legato al leader ceceno Ramzan Kadyrov. A gennaio, Gli echi aveva appreso che la Russia aveva investito aziende europee “lista rossa”…quelli percepiti come ostili.

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