Naarea misurerà in tempo reale la composizione dei sali fusi nel suo reattore

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Il progetto ALIS, guidato da Naarea con il CNRS-IJCLab e l’UMTEK, mira a sviluppare strumenti di analisi online che permetteranno di conoscere in tempo reale la composizione dei sali fusi e del gas inerte del futuro microreattore.

A seguito della candidatura congiunta di Naarea, CNRS-IJCLab e іUMTEK al bando regionalizzato i-Demo per progetti del Programma Investimenti Futuri (PIA4) [1]poi l’audit e la certificazione del cluster Sistematico Parigi-Regione, la prima fase del progetto ALIS ha ottenuto un sostegno finanziario di 1,5 milioni di euro da Francia 2030 e dalla Regione Île-de-Region Francia.

Ricordiamo che Naarea sta sviluppando l’XAMR, per eXtrasmall Advanced Modular Reactor, a spettro veloce e sali fusi, in grado di produrre calore (80 MWth) ed elettricità (40 MWe). In un reattore a sali fusi il combustibile è disciolto nel liquido di raffreddamento, cioè è in forma liquida.

Un aumento della ricerca e sviluppo a Naarea

Il progetto ALIS segna l’inizio di un nuovo episodio di ricerca e sviluppo per Naarea. Si tratta della continuazione della finalizzazione della prima pietra miliare del gemello digitale nel luglio 2023 e della progettazione del primo circuito a sali fusi in carburo di silicio nell’ottobre 2023.

All’interno del progetto, Naarea, coordinatore del progetto, agisce come integratore del macrosistema di sali fusi. Il CNRS-IJCLab consentirà l’allestimento e l’implementazione di un banco di studio sui sali fusi in laboratorio. Infine, iUMTEK è coinvolta per le sue qualità di esperto nella tecnologia LiBS (Laser Induced Breakdown Spectroscopy) e ne garantirà l’integrazione. È questa tecnologia di analisi laser che verrà utilizzata dal nuovo strumento ALIS.

Inizialmente e per un periodo di 3 anni, si tratterà di sviluppare e qualificare un dimostratore di questa tecnologia in due ambienti di crescente complessità, vale a dire inizialmente in laboratorio, poi sul macrosistema a sali fusi nella sala prove. Al termine di questa fase, Naarea potrà prendere in considerazione il suo impiego su reattori prototipo.

Jean-Luc Alexandre, Presidente e fondatore di Naarea, vede già più lontano poiché ritiene che: “ La forza di questo progetto è quella di contribuire sia allo sviluppo di microgeneratori nucleari come il nostro XAMR, ma anche a tutte le possibili applicazioni nell’industria dei sali fusi come solare, metallurgia, trattamenti ad alta temperatura. » Inoltre l’azienda ha aggiunto che l’utilizzo di questa tecnologia potrebbe avvenire anche in futuro “ si applicano al monitoraggio in linea della composizione dei liquidi primari per i reattori a combustibile solido e rilevano problemi di corrosione dei serbatoi “. ■

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