Pierre Jouvet assicura che per il momento non esiste “nessun accordo di non censura” mentre i rappresentanti del PS sono stati ricevuti a Matignon.
Pubblicato il 13/01/2025 23:49
Aggiornato il 14/01/2025 06:37
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“C’è una sorta di marcia indietro da parte del primo ministro”si è rammaricato Pierre Jouvet, deputato europeo e segretario generale del Partito socialista, a franceinfo lunedì 13 gennaio. Un po’ prima della sera e alla vigilia della dichiarazione di politica generale del primo ministro, il primo segretario del PS Olivier Faure e i capi di Stato i deputati e senatori socialisti Boris Vallaud e Patrick Kanner sono stati ricevuti a Matignon da François Bayrou.
“I progressi non vanno nella giusta direzione perché non abbiamo ancora garanzie sulla sospensione della riforma delle pensioni che chiediamo ormai da diverse settimane e sulla quale abbiamo avuto qualche apertura negli ultimi giorni”rileva il segretario generale del PS. “Non vi è alcuna sospensione, né congelamento di questa riforma delle pensioni, e non vi è alcun miglioramento significativo nel bilancio proposto rispetto al bilancio che era quello di Michel Barnier e che è stato censurato a dicembre”denuncia Pierre Jouvet dopo questo incontro del PS a Matignon.
Il Primo Ministro sta ancora cercando di ottenere un accordo per non vedere il suo governo censurato, ma “mentre ti parlo, non esiste un accordo di non censura”assicura il segretario generale del Ps che avverte: senza “bilancio in pareggio”senza “ridistribuzione che consenta il rafforzamento dei servizi pubblici” et “per migliorare la vita delle persone”senza “questi progressi”il PS voterà per censurare il governo “poiché le stesse cause del bilancio Barnier produrranno gli stessi effetti”. Per evitare la censura, chiama Pierre Jouvet “Il Primo Ministro e il Presidente della Repubblica si assumano le proprie responsabilità e imparino finalmente a fare concessioni e compromessi”.