Giovedì il primo ministro israeliano ha difeso il magnate americano della tecnologia Elon Musk, affermando di essere stato “falsamente diffamato” dopo un gesto compiuto all’insediamento di Donald Trump che i critici hanno descritto come un saluto nazista. “Elon è un grande amico di Israele”, ha scritto Benjamin Netanyahu su X, il social network di proprietà di Musk.
Il miliardario, a cui il presidente Trump ha assegnato il compito di tagliare la spesa pubblica degli Stati Uniti, “ha ripetutamente e con forza sostenuto il diritto di Israele di difendersi dai terroristi genocidi e dai regimi che cercano di spazzare via l’unico stato ebraico”, ha aggiunto il primo ministro israeliano.
Ha ricordato la visita di Elon Musk in Israele nel novembre 2023, poco dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Questo viaggio seguì un’altra disputa, durante la quale il proprietario della Tesla era già stato accusato di antisemitismo.
Elon Musk all’epoca approvò un post che accusava il popolo ebraico di “odio bianco”, definendolo “l’esatta verità”. Poi si è scusato. La sua piattaforma è stata anche accusata di diffondere l’antisemitismo e altre forme di razzismo da quando è entrato in carica nel 2022.
Durante la sua visita in Israele, Elon Musk ha visitato, insieme a Netanyahu, un kibbutz attaccato da Hamas. Ha incontrato anche il presidente israeliano Isaac Herzog, che gli ha ricordato il suo “enorme ruolo” nella lotta contro l’antisemitismo.
Durante l’insediamento di Donald Trump, Elon Musk si è colpito al petto con la mano destra, poi ha allungato il braccio con il palmo aperto. Ha poi ripetuto il gesto, rivolgendosi al resto della folla dietro di lui, prima di dichiarare: “Il mio cuore è con voi”. Lo stesso miliardario ha già respinto le critiche a questo gesto, suggerendo ai suoi detrattori di trovare “migliori trucchi sporchi”.