Lo ha individuato l’Agenzia sanitaria regionale (ARS) di Mayotte “un caso di colera importato su un volo dall’Africa continentale”lo ha indicato domenica 19 gennaio in un comunicato congiunto con la prefettura. “Il paziente è stato curato in modo rapido e sicuro presso il centro ospedaliero di Mayotte (CHM) poche ore dopo il suo arrivo a Mayotte per stabilizzare il suo stato di salute”, scrivere alle autorità che hanno schierato a «piano d’azione» sviluppato nel 2024 al fine di limitare la diffusione della malattia nel dipartimento.
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Disinfezione e vaccinazione
Sabato sera un team ha intervistato il paziente per capire come fosse stato contagiato e identificare i suoi casi di contatto o le persone che potrebbero essere state contagiate nello stesso momento.
domenica mattina, “una squadra è stata inviata nell’area abitativa del caso per continuare le indagini epidemiologiche, disinfettare la casa, condurre analisi ambientali e diffondere raccomandazioni sanitarie alle persone del quartiere”.
È stata inoltre effettuata una campagna di vaccinazione preventiva nella zona in cui vive il paziente.
Invito alla vigilanza
Le autorità invitano la popolazione a essere molto vigile, “osservare le misure igieniche (consumo controllato di acqua, lavaggio delle mani) per evitare qualsiasi acquisizione o trasmissione della malattia” e, in caso di diarrea acquosa acuta e di viaggio in una zona dove circola il colera, isolarsi, idratarsi con acqua potabile e presentarsi immediatamente alle 15.
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L’isola è appena uscita da un’epidemia di colera che, tra marzo e luglio 2024, ha colpito 221 persone e ha portato alla morte di almeno 5 pazienti. Il sistema sanitario è stato molto colpito dal passaggio devastante del ciclone Chido il 14 dicembre, l’accesso talvolta difficile all’acqua potabile e la rete fognaria degradata pongono il rischio di una recrudescenza della malattia.
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