La notizia ha avuto l’effetto di una bomba nel mondo della tecnologia. Elon Musk, già proprietario di X (ex-Twitter), potrebbero mettere le mani su TikTok US. Una prospettiva che rimodellerebbe completamente il panorama dei social network americani. Il miliardario, noto per le sue spettacolari acquisizioni, si ritrova ancora una volta al centro di una potenziale operazione storica stimata tra i 40 ed i 50 miliardi di dollari.
Un’opzione di backup adatta a tutti
Le autorità cinesi preferiscono che TikTok rimanga sotto il controllo di ByteDance. Ma di fronte alla minaccia di un imminente divieto negli Stati Uniti, stanno esplorando delle alternative. La vendita a Elon Musk rappresenta un’interessante soluzione diplomatica. Il capo di Tesla intrattiene rapporti speciali con la Cina, dove si trova la sua più grande fabbrica di veicoli elettrici. Anche la sua influenza su Donald Trump, tornato alla Casa Bianca il 20 gennaio, ne fa un interlocutore privilegiato.
L’azienda cinese potrebbe così evitare un divieto assoluto di TikTok negli Stati Uniti, cedendo al contempo le proprie attività a un importante player tecnologico. Per Musk, l’acquisizione rappresenterebbe un’occasione d’oro per espandere il suo impero mediatico. TikTok ha oltre 170 milioni di utenti negli Stati Uniti e genera notevoli entrate pubblicitarie. Un’integrazione con X creerebbe un forte concorrente per Meta.
Grandi sfide tecniche e finanziarie
La complessità di un’operazione del genere non è da sottovalutare. Gli avvocati di TikTok hanno già evidenziato la straordinaria difficoltà di separare le operazioni statunitensi dal resto dell’azienda. Il sistema di raccomandazioni, cuore pulsante dell’applicazione, utilizza algoritmi sviluppati in Cina. La loro esportazione è soggetta a rigide restrizioni da parte di Pechino.
Anche l’accordo finanziario solleva interrogativi. Anche per l’uomo più ricco del mondo, sborsare fino a 50 miliardi di dollari è una sfida. Musk sta ancora rimborsando i prestiti contratti per l’acquisizione di Twitter acquistata per 44 miliardi. Una nuova transazione di questa portata richiederebbe probabilmente la vendita di altri asset o il coinvolgimento di investitori esterni.
Tempi stretti e questioni geopolitiche
La pressione del tempo si fa sentire. La scadenza del 19 gennaio si avvicina rapidamente. Se la Corte Suprema dovesse convalidare la legge che vieta TikTok, ByteDance dovrà vendere o chiudere le sue attività americane. Donald Trump ha chiesto tempo per negoziare una soluzione, ma nulla è garantito.
La questione va ben oltre il quadro commerciale. Fa parte delle tensioni tecnologiche e diplomatiche tra Cina e Stati Uniti. Una vendita a Musk potrebbe fungere da ponte tra le due superpotenze. Il miliardario si è già espresso contro il divieto di TikTok, ritenendolo contrario ai valori americani di libertà di espressione.
TikTok smentisce ufficialmente questa informazione, definendola “pura finzione”. Eppure le fonti di Bloomberg suggeriscono che le discussioni in Cina sono reali, anche se restano preliminari. La stessa ByteDance potrebbe non essere completamente informata di queste deliberazioni del governo.
- La Cina considera la vendita di TikTok US a Elon Musk come ultima risorsa
- L’operazione, stimata in 40-50 miliardi di dollari, salverebbe TikTok negli Stati Uniti
- Una decisione dovrà essere presa entro il 19 gennaio, data potenziale per vietare la domanda
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Presso: TikTok Pte. Ltd.