Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha rivelato lunedì di aver avuto un incontro approfondito con Emmanuel Macron, concentrandosi in particolare sulla possibilità di uno spiegamento di contingenti militari stranieri in Ucraina. Questa conversazione si inserisce in un contesto di riflessione sul futuro del sostegno occidentale a Kiev, con l’insediamento di Donald Trump.
Durante questo scambio “lungo e dettagliato”, i due leader hanno discusso diversi aspetti cruciali del sostegno all’Ucraina. Oltre alla questione dello spiegamento delle forze internazionali, si è discusso dell’acquisto di munizioni e dell’addestramento dell’esercito ucraino.
L’idea di una presenza militare europea in Ucraina sta guadagnando terreno, soprattutto in vista di un possibile cessate il fuoco, opzione fortemente sostenuta dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Zelenskyj ritiene che una tale forza internazionale potrebbe costituire “uno dei migliori strumenti” per costringere la Russia alla pace. Questa proposta, già menzionata nel corso dei colloqui tra Emmanuel Macron e il leader polacco Donald Tusk, si è scontrata con l’opposizione di Mosca che la considera “prematura”.
L’intervista si è concentrata anche sull’addestramento dei soldati ucraini in Francia, un argomento delicato dopo le polemiche sulla brigata “Anna di Kiev”. Questa unità, parzialmente addestrata in Francia, è accusata di diserzione e abuso di potere da parte dei suoi comandanti, attualmente sotto inchiesta. Nonostante queste difficoltà, presto dovrebbe essere formata una seconda brigata in Francia.