L’impiego delle risorse non è sfuggito all’occhio dei presenti quel giorno. “Abbiamo visto arrivare prima un’auto della polizia, poi un camion dei pompieri e un secondo”, testimonia un professionista della ristorazione, basato su Quai Éric-Tabarly. Ma da martedì 7 gennaio 2025 non è trapelato nulla, o poco, di quanto accaduto. Una coppia di pensionati dell’Hôpital-Camfrout, uscendo dalla passerella 2 del porto turistico, confidano di “non sapere nulla”.
Tuttavia è a questo livello che, secondo le nostre informazioni, il corpo di una giovane donna, di poco meno di 30 anni, è stato ritrovato, intorno alle 11, tra due imbarcazioni, presso il pontone H.
Condotta l’autopsia
“È stato il mio amico a scoprire il corpo”, sussurra un barcaiolo. A quanto pare viveva su una barca con il suo ragazzo ed era una studentessa. » Se la triste scoperta provocò scompiglio all’interno della comunità portuale, le circostanze della morte non erano ancora chiare. “Il corpo è stato ritrovato tra la mia barca e quella del mio vicino. Io non ero presente quando è stato tirato fuori dall’acqua e sono stato informato solo tre giorni dopo, lascia sfuggire questo residente. Potremmo sperare in una qualche forma di comunicazione. Dopotutto, esiste solidarietà tra i residenti del porto. Ma non ne sappiamo nulla, il che è un peccato. »
Secondo le nostre informazioni, le registrazioni delle telecamere di sorveglianza che si affacciano sui pontoni sono state recuperate dalla polizia nazionale. Vediamo la vittima che percorre la passerella 2 vestita nello stesso modo in cui era quando è stato scoperto il suo corpo. È stata eseguita l’autopsia, di cui si attendono le conclusioni per stabilire le circostanze della morte.
svizzero