La Russia sospetta uno stratagemma occidentale – La Nouvelle Tribune

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La Russia sospetta uno stratagemma occidentale – La Nouvelle Tribune
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Vladimir Poutine. Foto: Alexey NIKOLSKY / Sputnik / AFP

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrovha fortemente criticato la volontà occidentale di proporre la firma di un possibile accordo di cessate il fuoco in Ucraina. Secondo lui, questa proposta sarebbe, in realtà, solo una strategia per consentire all’Ucraina di ricostituire il suo arsenale di armi, in particolare armi a lungo raggio, piuttosto che una vera iniziativa di pace.

La prova, tuttavia, che le discussioni su una possibile pace sul terreno sono sempre più vivaci, soprattutto dopo l’elezione del Donald Trump alla carica di presidente del STATI UNITI. Nonostante tutto, Mosca continuare ad andare avanti. A novembre l’esercito russo ha registrato la sua più grande avanzata territoriale dal marzo 2022, con un’avanzata di 725 km².

Condizioni commerciali particolarmente difficili

beh quello Lavrov afferma che la Russia è pronta a negoziare tenendo conto dei “legittimi interessi di ciascuna parte”, Le richieste di Vladimir Putin rimangono invariate :

  • una capitolazione totale di Kiev,
  • l’impegno affinché l’Ucraina non aderisca alla NATO,
  • la preservazione dei territori ucraini conquistati, che rappresentano oltre il 18% del paese.

Condizioni negoziali categoricamente respinte dai paesi occidentali e dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskij. Quest’ultimo, al contrario, si pronuncia piuttosto a favore di a “una pace giusta” garantendo “sopravvivenza” politico e territoriale dell’Ucraina. Di fronte ai disaccordi e nonostante i vari tentativi di mediazione, la situazione diplomatica resta quindi in stallo.

Il ruolo dell’Ungheria, essenziale in questi negoziati

In questo contesto teso, il Ungheria occupa una posizione speciale: il suo Primo Ministro, Viktor Orbanil cui paese detiene attualmente la presidenza di turno dell’Unione europea. Noto per essere vicino a Poutinecon quest’ultimo continua a mantenere un dialogo ricorrente Vladimir Poutine. Uno degli ultimi europei a farlo, aprendo così la porta a future trattative tra le due parti.

Canada

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