In un bollettino pubblicato sabato 29 giugno, Météo-France ha messo in vigilanza arancione 28 dipartimenti. Si prevede che le precipitazioni e l’attività elettrica saranno “intense”.
Serata complicata davanti al cielo francese. In un bollettino pubblicato sabato 29 giugno alle 12, l’organizzazione Météo-France annuncia di aver messo in vigilanza “temporale” arancione 28 dipartimenti, dal sud-ovest al nord-est. Nel menu: grandine, vento forte e temporali.
Dal mattino sono previste precipitazioni tra 50 e 80 mm dalle Landes al Poitou. Ma il fenomeno rischia di rafforzarsi spostandosi nell’arco della giornata verso l’est del Paese.
In Alvernia (e Occitania) potrebbero verificarsi “fenomeni violenti” nel pomeriggio. “In particolare, ci aspettiamo forti intensità di precipitazioni, comprese tra 20 e 30 mm/h, che potrebbero dar luogo, durante l’episodio, ad accumuli locali superiori a 50 mm”, precisa Météo-France prima di aggiungere:
“Sono probabili anche alcune grandinate di piccole e medie dimensioni, così come raffiche di vento che localmente potrebbero superare gli 80 km/h”.
Nel Grand-Est si prevede “grande grandine”.
Nelle prossime ore si prevede un clima particolarmente avverso nella regione del Grand-Est. Météo-France prevede che i temporali “saranno particolarmente violenti” e prevede “accumuli di pioggia tra 50 e 80 mm in breve tempo (e) raffiche di vento molto forti”.
Le raffiche previste oscilleranno tra 100 e 120 km/h, “o più occasionalmente”, precisa l’agenzia.
Ma a causare danni potrebbe essere un’altra forma di precipitazione, la “grandine di grandi dimensioni”, il cui diametro in alcuni punti “può raggiungere o superare i 5 cm” e provocare danni ingenti.
La precedente grandinata, il 18 giugno, aveva distrutto i raccolti di numerose aziende agricole, in particolare nel Médoc e nel Beaujolais, quando i residenti avevano visto delle “palle di bocce”.
Si prevede anche un’intensa attività elettrica. Secondo l’Osservatorio Keraunos, questo sabato 29 giugno prima delle 12 sono già stati osservati 1.000 fulmini.
