Emmanuel Macron cura l’herpes? La domanda può sorprendere, ma se la faccio è in realtà per fare un piccolo paragone storico tra i presidenti che non guariscono più – Macron non è l’unico colpevole – e i re guaritori di cui parla Marc Bloch in I re che fanno miracoli.
Una delle più grandi opere di Bloch, pioniere dell'antropologia storica, è I re delle meraviglie (1924)dove spiega perché e come è nata, in Francia e in Inghilterra, la credenza secondo la quale i re curavano la scrofola, questa malattia caratterizzata da bubboni e altri sintomi sgradevoli. Bloch mette in dubbio il carisma attribuito al re, anche se oggi spesso riteniamo che questo carisma manchi ai nostri leader.
Questo carisma, in condizioni codificate, permetteva ai re di compiere quelli che erano considerati miracoli: con la semplice imposizione delle mani, trasformare una persona malata in una persona sana. Bloch dimostra che i nostri antenati non erano più pazzi o irrazionali di noi. La scrofola probabilmente è scomparsa da sola oppure no. Ciò che conta è il rapporto che si instaurò tra il popolo e il re, da un lato, basato su credenze soprannaturali, e dall'altro, tra potere spirituale e potere reale.
Ogni presunta guarigione permetteva al re di rafforzare la sua autorità. È questo il motivo per cui Emmanuel Macron è così tattile quando stringe la mano o accoglie i suoi ospiti, come recentemente con il presidente brasiliano Lula? A meno che l'ultimo potere che resta al presidente sia quello di entrare nel Pantheon, questo luogo dove ora riposerà Marc Bloch.