Chi è Jordan Bardella, il possibile primo ministro francese se il Rassemblement National di Marine Le Pen prendesse il potere?

Chi è Jordan Bardella, il possibile primo ministro francese se il Rassemblement National di Marine Le Pen prendesse il potere?
Chi è Jordan Bardella, il possibile primo ministro francese se il Rassemblement National di Marine Le Pen prendesse il potere?
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A 28 anni, Jordan Bardella punta a diventare il primo capo di governo di estrema destra in Francia, un’ipotesi diventata credibile poiché è riuscito a incarnare la strategia di de-demonizzazione del suo partito, il Raggruppamento Nazionale (RN).

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L’accesso a questa carica in caso di maggioranza assoluta sembra essere solo un altro “primato” per colui che i parenti vedono come il “figlio adottivo” di Marine Le Pen, la figura di punta della RN, erede anche lui del Fronte Nazionale.

Il suo percorso politico è stato folgorante da quando, all’età di 17 anni, nel 2012, ha preso la sua tessera nel Fronte Nazionale, partito cofondato nel 1972 da due ex Waffen-SS e dal padre di Marine Le Pen, Jean-Marie Le Pen, che poi scelse lo stesso stemma del partito neofascista italiano: una fiamma tricolore.

Nel 2019, quando Marine Le Pen ha rinunciato a guidare la lista RN – che ha cambiato nome l’anno precedente – alle elezioni europee, è stata a questa sconosciuta, che non aveva altro diploma se non quello di maturità, che la responsabilità è caduta.

Arrivato in testa ai sondaggi davanti allo schieramento del presidente Emmanuel Macron, Jordan Bardella ha così iniziato la sua carriera politica con il botto, una domenica sera di maggio 2019.

Con il suo nome, ereditato come “Steve” o “Kévin”, da serie televisive importate dagli Stati Uniti negli anni ’90, un “segno popolare”, dice, della sua infanzia nella periferia di Parigi – tra una madre impiegata in una scuola, che lo alleva, e suo padre, capo di una piccola impresa, che vede ogni due fine settimana – e un cognome che si riferisce all’immigrazione italiana del XX secolo, intende presentare il nuovo volto di un estremo ringiovanito e modernizzato Giusto.

“Tre dei suoi quattro nonni sono nati” in Italia, “un Paese spesso descritto come un laboratorio politico europeo”, sottolinea il quotidiano Il mondo.

Una delle sue nonne era la figlia di un lavoratore immigrato algerino che si stabilì nella regione di Lione all’inizio degli anni ’30, secondo un’indagine di Jeune Afrique pubblicata lunedì.

Duo complementare

Portavoce della terza campagna di Marine Le Pen per le presidenziali del 2022, Jordan Bardella è tanto leale quanto indispensabile, e viene eletto a novembre alla guida della RN, che non è più, almeno ufficialmente, guidata da un membro del partito la famiglia Le Pen, la prima.

Ma è proprio un “duo complementare” quello che stanno mettendo in piedi il giovane nuovo capo da un milione e mezzo di iscritti su TikTok, e la sua maggiore Marine Le Pen.

Per lei, il discorso “né di destra né di sinistra” e l’opposizione tra blocchi “popolari” e blocchi “d’élite”. Sta a lui far sentire le sue sfumature, “un po’ più di destra, un po’ più liberale”, dice un deputato della RN.

Il bardellismo è lepenismo? Entrambi respingono comunque la minima divergenza, fino alla malafede.



FOTO Stephane De Sakutin / AFP

Quando l’eurodeputata si pronuncia contro i prezzi minimi agricoli, in spettacolare contraddizione con la doxa del partito, Marine Le Pen difende il suo puledro, tra lo stupore dei dirigenti del movimento.

E affermerà che Jean-Marie Le Pen “non era” antisemita, prima di tornare alle sue dichiarazioni, mentre il leader di estrema destra, ossessionato dall’immigrazione e dagli ebrei, era stato più volte condannato per i suoi eccessi, qualificando in particolare le camere a gas come un “dettaglio della storia”.

Sarebbe stato «complicato dire il contrario a Marine», avevano cercato di giustificare a posteriori chi le era vicino.

Non importa: Bardella porta, sostenuto da studi di opinione, un nuovo elettorato alla base lepenista fino ad ora schiacciata da un soffitto di vetro. Giovani, dirigenti, cittadini, pensionati, tutte categorie storicamente ostili alla RN stanno gradualmente offrendo la loro fiducia al partito.

Colui che ha fatto della sua plasticità quasi una dottrina intende apparire liscio e lucente come la gomina che gli appiattisce i capelli in modo impeccabile in ogni circostanza.

Nel settembre 2023, Marine Le Pen annuncia che, se avrà accesso all’Eliseo, nominerà Jordan Bardella suo primo ministro.

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