un appello urgente al G7

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Convocazione della riunione ministeriale del G7 Italia 2024 sull’istruzione

Education International, che rappresenta gli operatori del settore educativo di tutto il mondo, insieme alle organizzazioni membri dei paesi del G7, sostiene la seguente dichiarazione rilasciata in vista della riunione ministeriale dell’Istruzione del G7 Italia 2024, su iniziativa della Federazione Lavoratori della Conoscenza (FLC-CGIL). , preoccupato per l’esclusione dei sindacati dell’istruzione da questo importante incontro:

I sindacati svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro le disuguaglianze e nel garantire condizioni di vita eque per tutti. Crediamo che un dialogo sociale reale ed efficace nel settore dell’istruzione sia essenziale per promuovere la coesione sociale, la solidarietà e la fiducia nelle politiche pubbliche. Questo è il motivo per cui è essenziale che le organizzazioni del personale possano esprimere le proprie opinioni riguardo alle decisioni prese dai paesi del G7 in materia di istruzione, soprattutto in questo momento critico. Nonostante le richieste dei sindacati italiani, ci rammarichiamo che i sindacati non abbiano avuto l’opportunità di contribuire a questo importante evento.

Rivolgiamo pertanto le seguenti richieste ai Ministri dell’Istruzione che si incontreranno a Trieste, in Italia, il 27, 28 e 29 giugno 2024:

Chiediamo ai governi del G7 di coinvolgere adeguatamente la società civile e, in particolare, le organizzazioni sindacali nelle discussioni sull’istruzione, come raccomandato dal Gruppo di alto livello delle Nazioni Unite sulla professione docente.

Esortiamo il G7 a porre fine alle politiche di austerità, a perseguire politiche macroeconomiche e a riformare la governance economica globale in modo da rafforzare gli investimenti statali nell’istruzione pubblica.

Chiediamo al G7 di promuovere la pace, garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani e frenare l’aumento della spesa militare che troppo spesso va a scapito della spesa sociale.

In quanto diritto umano fondamentale e bene pubblico, l’istruzione conferisce potere agli individui e alle comunità, promuovendo lo sviluppo olistico e la cittadinanza attiva. Gli insegnanti e il personale di supporto all’istruzione sono essenziali per garantire un’istruzione equa e inclusiva per tutti. Questo è il motivo per cui le organizzazioni sindacali sottolineano la necessità di dialogo con i governi del G7 al fine di prendere decisioni decisive per il settore dell’istruzione durante questo periodo cruciale.

Oggi, 400 milioni di bambini in tutto il mondo vivono o fuggono da zone di conflitto. Dal 2005 sono state registrate più di 315.000 gravi violazioni dei diritti dei bambini nelle zone di conflitto e almeno 120.000 bambini sono stati uccisi o mutilati.

Mentre le forze militari nelle zone di guerra demoliscono edifici scolastici e università, la spesa militare globale è aumentata per l’ottavo anno consecutivo nel 2022, raggiungendo una stima di 240 miliardi di dollari, il livello più alto mai registrato dallo Stockholm International Peace Research Institute. I governi di tutto il mondo hanno speso in media il 6,2% dei loro budget per le forze armate, ovvero 282 dollari pro capite.

Allo stesso tempo, per molti anni, le politiche di austerità hanno avuto un impatto negativo sulla spesa pubblica, in particolare in settori vitali come l’istruzione e la sanità. Queste politiche hanno dimostrato che un approccio puramente finanziario è dannoso per la tutela dei diritti umani. Facciamo quindi eco agli appelli lanciati dalla campagna Forza Pubblica: Insieme facciamo scuola! che lo Stato investa maggiormente nell’istruzione pubblica e nella ricerca, per contrastare le disuguaglianze e sostenere il diritto all’istruzione per tutti, senza distinzione di reddito o di origine socio-economica. Sosteniamo un’istruzione pubblica gratuita e di qualità e ci opponiamo alla privatizzazione e alla commercializzazione dell’istruzione. L’istruzione deve essere garantita dallo Stato e accessibile a tutti in modo equo. L’educazione inclusiva è un prerequisito per un’istruzione di qualità, che produca cittadini globali dotati delle competenze cognitive e socio-emotive necessarie per comprendere il mondo e vivere in pace nel rispetto degli altri.

I ministri dell’Istruzione del G7 devono impegnarsi ora con il personale docente e le loro organizzazioni. Dobbiamo garantire che nessun bambino sia privato del diritto all’istruzione e che ogni insegnante sia valorizzato nel suo ruolo essenziale nella società.

Migliore per quanto riguarda,

Firmatari:

Internationale de l’Education – FEP-CFDT Francia – FCE-CTF Canada – CAUT ACPPU Canada – GEW Germania – NEA USA – SSTA UK-Scozia – NEU UK – UCU UK – EIS UK-Scozia – FNEEQ CSN Canada – FQPPU Canada – FPPU Canada – SNESUP-FSU Francia – JTU Giappone – UNSA-Education Francia – CSQ Canada – SNUipp-FSU Francia – FERC-CGT Francia – SNES-FSU Francia – NASUWT Regno Unito – SNCS-FSU Francia – FLC -CGIL Italia

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