NASA: SpaceX sarà responsabile della deorbita della Stazione Spaziale Internazionale (ISS)

NASA: SpaceX sarà responsabile della deorbita della Stazione Spaziale Internazionale (ISS)
NASA: SpaceX sarà responsabile della deorbita della Stazione Spaziale Internazionale (ISS)
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Mentre la ISS si avvicina alla “pensione”, la NASA ha appena scelto la società responsabile della produzione del dispositivo responsabile della deorbita del laboratorio spaziale. Sarà SpaceX, l’azienda di Elon Musk.

A più di 25 anni dalla sua messa in servizio, la ISS dovrà presto cessare le sue attività. Infatti, se tutto va come previsto, si prevede che la stazione spaziale internazionale si tufferà nell’oceano nel 2031. In questo contesto, La NASA si rivolge al settore privato al fine di stabilire il successore della ISS. Ma l’agenzia intende delegare anche la costruzione della nave che avrà il compito di deorbitare l’imponente struttura.

Credito immagine: Wikimedia/NASA

L’anno scorso, La NASA ha lanciato un bando di gara per questo scopo. E, mercoledì scorso, l’agenzia ha rivelato la sua scelta: sarà SpaceX, la società di Elon Musk, a essere responsabile dello sviluppo del deorbiter della ISS. Questa scelta non sorprende, quando lo sappiamo La NASA collabora già con SpaceX come parte del programma Artemis, che mira a rimandare gli astronauti sulla Luna.

ISS: una manovra rischiosa?

L’amministratore associato della NASA Ken Bowersox ha dichiarato: “ La scelta di un veicolo statunitense per il deorbiting della Stazione Spaziale Internazionale aiuterà la NASA e i suoi partner internazionali a garantire una transizione sicura e responsabile verso l’orbita terrestre bassa al termine delle operazioni della stazione.. »

Tuttavia, una tale manovra non è priva di rischi. Ricordiamo in particolare un recente incidente, che ha visto arrivare un pacco batterie dalla ISS schiantarsi contro una casa. È quindi possibile che alcune parti della ISS sopravvivano al rientro atmosferico, il che potrebbe dimostrarsi particolarmente pericoloso.

Per rimediare a questo possibile problema, la NASA intende puntare punto Nemo nell’Oceano Pacifico. Questo luogo è conosciuto come il “cimitero spaziale” perché è spesso il bersaglio di discese controllate di detriti spaziali.

Ad ogni modo, in attesa della sua deorbita, l’ISS non è inattiva. Infatti, gli Stati Uniti, il Giappone, il Canada e l’Agenzia spaziale europea si sono impegnati a gestire la stazione e a inviarvi gli astronauti fino al 2030. La Russia, da parte sua, afferma di volere continuare le sue operazioni fino al 2028.

Fonte : tendenze digitali

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