Philippe Poutou e Pauline Salingue di fronte al “Trump occitano”? Pulcino!

Philippe Poutou e Pauline Salingue di fronte al “Trump occitano”? Pulcino!
Philippe Poutou e Pauline Salingue di fronte al “Trump occitano”? Pulcino!
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Nei dibattiti per il Nuovo Fronte Popolare, sia nei luoghi che nel programma, l’NPA-l’Anticapitalista è stato considerato come la quinta ruota della carrozza… Paracadutare Philippe Poutou in un collegio elettorale in cui l’NPA era indebolito non ha necessariamente significato corrispondere né ai nostri desideri né alle nostre pratiche, in segno di rispetto per le forze militanti del Nuovo Fronte Popolare dell’Aude.

Osì, ma qui è una terra di sinistra e di solidarietà, quella delle lotte dei viticoltori nel 1907 o negli anni ’70, quella di Pilpa e Belle Aude negli ultimi anni, quella delle miniere di Salsigne all’inizio degli anni 2000. anche la terra dove Blum fu paracadutato ed eletto a Narbonne nel 1929 e che votò contro i pieni poteri di Pétain. Insomma, questa terra ci sta proprio bene!

Missione impossibile ?

Naturalmente siamo di fronte ad un deputato uscente del RN che sta cavalcando la disperazione di parte della popolazione. Siamo di fronte anche a una sinistra divisa dalle manovre di Carole Delga. Infine, sull’NPA gravano le accuse disgustose di tutte le reazioni al nostro presunto antisemitismo e all’apologia del terrorismo mentre questo circo è quello degli attentati di Trèbes e Carcassonne nel 2018. Un episodio di Missione impossibile? Ci siamo ricordati che Tom Cruise alla fine vince sempre e che noi abbiamo nelle nostre mani un vantaggio che lui non ha. Siamo sostenuti da un’ampia base attivista dell’Aude che comprende una parte significativa del PS, del PC, dei Verdi, della LFI, resa combattiva dal suo rifiuto della RN e capace di imporre la sua volontà di unità agli apparati.

In poche ore la questione del paracadutismo, della legittimità dei nostri candidati, è stata risolta tra le équipe locali delle diverse componenti del PFN e i compagni locali dell’NPA, di Tolosa e Bordeaux, e i compagni venuti da un po’ ovunque per supportare come e quando durante tutta la campagna.

Una campagna che ci somiglia

Non abbiamo più tempo e partiamo da più lontano degli altri: non sottoscriviamo le elezioni legislative e tanto meno lottiamo per vincerle! Ma poiché centinaia di attivisti, registrati e non, ci credono e dimostrano un impegno enorme, siamo riusciti in pochi giorni a lanciare una campagna che ci somiglia, che mette in luce lotte e problemi locali, e a risolvere dettagli che non sono dettagli : trovare locali, raccogliere attrezzature, accogliere rinforzi provenienti da altre città, incontrare associazioni e sindacati dell’Aude…

Il locale è sempre pieno, per qualche ora o qualche giorno, attivisti che non conosciamo vengono porta a porta, informandoci sulle iniziative locali… Organizziamo un aperitivo attivista improvvisato per il festival musicale? La sera vengono 200 compagni nel locale… e rimane e si differenzia costantemente: più di 40.000 volantini distribuiti a metà campagna e i nostri manifesti sono visibili ovunque.

Philippe Poutou e Pauline Salingue moltiplicano gli incontri e i viaggi: quartieri popolari di Carcassonne, disputa davanti all’ospedale, manifestazione antifa e femminista, tavola rotonda con la CGT o la Conf Paysanne, manifestazioni in Palestina, incontro con produttori o viticoltori, visita ad una Scop, mercati contadini e svendite, manifestazioni contro la costruzione in cemento… Soprattutto, è circondato da attivisti e dirigenti storici di altre organizzazioni che stabiliscono il collegamento con le loro reti e facilitano notevolmente la nostra conoscenza delle questioni dell’Aude che ci muoviamo inoltrare.

Perché darci le chiavi del camion?

Perché cresce dietro. Cresce così tanto che il candidato dissidente, sostenuto da Carole Delga, la boss del PS della regione Occitania, è sempre più isolato. La base spinge sui dispositivi perché non può più accettare il deputato della RN, Christophe Barthès, che non ha usurpato il suo titolo di « hai battuto l’occitano »: surfa sulle vittime degli attentati; impedisce un incontro ecologico posando davanti a un cartello sessista e offensivo mandando via Sandrine Rousseau e Marine Tondelier “preparare la zuppa”; moltiplica le notizie false e le dichiarazioni scettiche sul clima.

Solo i numeri possono respingere la disinibita RN di Barthès. Cresce perché non è più possibile tollerare che la rabbia della popolazione di uno dei dipartimenti più poveri venga ripetutamente rivolta contro le persone razzializzate, le donne, le persone LGBTI+…

Quindi non si guadagna nulla. Anzi. Qui le divisioni sono enormi e l’ostilità a volte significativa, ma noi stiamo combattendo la battaglia con tutti coloro che spingono per qualcos’altro! Saremo al secondo turno e poi… poi proveremo a dimostrare che, tutti insieme, stiamo mettendo la miseria a Tom Cruise!

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