Giornata di preghiera per la riconciliazione tra le due Coree – ZENIT

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La Chiesa cattolica in Corea celebra martedì 25 giugno 2024 una giornata nazionale di preghiera per la riconciliazione e l’unità tra la Corea del Nord e quella del Sud. I due paesi, che dal 1950 al 1953 hanno vissuto una guerra molto sanguinosa, vivono ancora rapporti tesi.

Questa giornata è stata istituita dalla Conferenza episcopale coreana per commemorare il 25 giugno 1950, inizio della guerra. Da allora, la pace e l’unità nella penisola coreana sono sempre state le priorità pastorali della Conferenza episcopale, il cui impegno spirituale è importante: ad oggi sono state celebrate 1.413 messe di riconciliazione.

Alla vigilia di questo 74e anniversario, l’arcivescovo di Seoul, mons. Peter Soon-taick Chung, ha celebrato una messa questo lunedì, 24 giugno, nella cattedrale di Myeongdong. In questa occasione ha invitato i cattolici a rinnovare il loro impegno per la pace e la riconciliazione, e ha sottolineato che è fondamentale non trasmettere un’eredità di odio alle generazioni future.

Mons. Chung durante la sua omelia © aos.catholic.or.kr

Anche se la situazione tra le due Coree può sembrare desolante, noi cristiani non possiamo restare nella disperazione. È proprio in questo momento di crescente animosità che la nostra preghiera può gettare maggiore luce su questo periodo. “, ha detto nella sua omelia. L’Arcivescovo ha concluso dicendo che è necessario “ scegliere la via del perdono e della riconciliazione piuttosto che quella dell’odio e del risentimento “.

Dal 1965, la Conferenza episcopale coreana celebra il 25 giugno come ” Giornata di preghiera per la Chiesa nel silenzio “. Nel 1992 il suo nome fu cambiato in ” Giornata di preghiera per la riconciliazione e l’unità del popolo coreano “.

Cosa possiamo fare ora che le relazioni intercoreane sono sull’orlo del collasso? », confida a Fides Mons. Simon Kim Jong-gang, presidente del Comitato di riconciliazione nazionale della Conferenza episcopale coreana. “ Ciò che possiamo fare è la nostra conversione (…). Dobbiamo iniziare il nostro nuovo cammino con cuore umile e sincero spirito di conversione. La vera unità, infatti, si realizza quando ci sforziamo di cambiare noi stessi, con un cuore accogliente e comprensivo verso gli altri. »

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