Elezioni legislative 2024: via al voto decisivo

Elezioni legislative 2024: via al voto decisivo
Elezioni legislative 2024: via al voto decisivo
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Ottimo inizio per un voto decisivo. A partire dalle 8 di questa domenica, 30 giugno, gli elettori della Francia metropolitana potranno votare per le elezioni legislative anticipate. All’estero, i francesi erano stati chiamati alle urne il giorno prima, sabato 29 giugno. I seggi elettorali chiuderanno alle 18.00. In alcune grandi città rimarranno aperti fino alle 20:00. In totale, al primo turno di queste elezioni anticipate si sono presentati 4.010 candidati per sperare di conquistare uno dei 577 seggi del Palazzo Borbone: erano 6.290 nelle precedenti elezioni legislative del 2022.

Queste elezioni arrivano tre settimane dopo la decisione a sorpresa di Emmanuel Macron di sciogliere l’Assemblea nazionale, in seguito alla battuta d’arresto subita dal campo presidenziale durante le elezioni europee, vinte dal Raggruppamento Nazionale. Si tratta del sesto scioglimento dalla creazione della Ve Repubblica: l’ultima risale al 1997, quasi 30 anni fa.

Potenziale convivenza

Una scommessa fallita all’epoca per il presidente Jacques Chirac, che non era riuscito a rinnovare la sua maggioranza; resta da vedere se sarà un fallimento anche per Emmanuel Macron. Una sconfitta del campo presidenziale contro il Raggruppamento Nazionale o l’alleanza della sinistra, il Nuovo Fronte Popolare, porterebbe ad un periodo di coabitazione, il quarto nella storia della Quinta Repubblica.

Ma nulla dice che qualche partito riuscirà a ottenere la maggioranza assoluta. E senza un potere di maggioranza e in assenza di una possibile coalizione tra i diversi gruppi nell’Assemblea, potrebbe iniziare un periodo di instabilità politica. Un governo con solo una maggioranza relativa potrebbe essere minacciato di rovesciamento e di fronte a blocchi.

Posizioni

Questa campagna espressa per il primo turno è stata caratterizzata da numerose prese di posizione, in particolare da parte di atleti, come il capitano della squadra di calcio francese, Kylian Mbappé, che si è espresso “contro gli estremi”. Altra voce rara: quella del mondo economico, che ha espresso i propri timori sull’esito delle elezioni. L’Associazione francese delle imprese private (Afep), ad esempio, ha messo in guardia dal “grande rischio” di un “declino sostenibile” dell’economia francese ed europea dopo le elezioni. L’associazione che riunisce 117 delle più grandi aziende francesi, come Airbus, TotalEnergies e Danone, ha anche invitato i partiti politici alla “responsabilità di bilancio”.

Il Medef, dal canto suo, ha posto le sue condizioni all’indomani dello scioglimento dell’Assemblea “per garantire un futuro economico in cui le imprese possano continuare a svilupparsi e creare posti di lavoro”. Insieme ad altre organizzazioni imprenditoriali, il CPME e l’U2P, ha anche organizzato un grande orale in cui sono stati intervistati i diversi leader dei partiti per presentare i loro programmi economici e rispondere alle domande dei leader aziendali, ad esempio sulle pensioni.

Si prevede un aumento della partecipazione

Rispetto alle elezioni precedenti, secondo i sondaggisti, la partecipazione a questo primo turno delle elezioni legislative dovrebbe essere in aumento. L’Ifop conta su una partecipazione del 64%, mentre due anni fa si era recato alle urne solo il 47,5% degli iscritti. Questa crescente mobilitazione si riflette già nel voto dei francesi all’estero: 410.000 di loro hanno votato sulla piattaforma online, aperta dal martedì al giovedì. Secondo il Ministero dell’Interno si tratta di un record. Anche il numero delle deleghe è esploso e ha superato la soglia dei 2 milioni.

Questo aumento della partecipazione dovrebbe portare ad un aumento dei triangolari, quando tre partiti che hanno ottenuto almeno il 12,5% dei voti rimarranno al secondo turno. Se questa era una situazione piuttosto rara durante le elezioni precedenti (nel 2022 erano interessate otto circoscrizioni elettorali), gli istituti di sondaggi si aspettano che i triangolari si moltiplicheranno per queste elezioni. Si porrà allora per i diversi partiti la questione, talvolta spinosa, delle istruzioni di voto per il secondo turno.

Polarizzazione attorno a tre blocchi

Durante la campagna elettorale, il panorama politico era polarizzato attorno a tre blocchi, il Raggruppamento Nazionale, il Nuovo Fronte Popolare e la maggioranza presidenziale, mentre i repubblicani erano preda di dissensi interni.

Nell’ultimo barometro LegiTrack di OpinionWay-Vae Solis per “Les Echos” e Radio Classique, al partito di estrema destra viene attribuito il 37% dei voti al primo turno, rispetto al 28% delle intenzioni di voto per il PFN e al 20% per la maggioranza. Nel 2022, la coalizione presidenziale è arrivata prima con il 25,75% dei voti, precedendo di poco l’alleanza di sinistra Nupes (25,66%). La RN, dal canto suo, aveva raccolto il 18,68%.

Se le elezioni europee erano state caratterizzate dal disinteresse dei francesi, le elezioni a sorpresa del 30 giugno e del 7 luglio sembrano interessarli di più, come testimoniano gli ascolti dei dibattiti televisivi tra i leader dei tre principali schieramenti. I due dibattiti organizzati su TF1 e France 2 hanno riunito rispettivamente 6 milioni e 3,2 milioni di telespettatori. Più in generale, i mezzi d’informazione francesi sembrano beneficiare di un “effetto dissoluzione” con ascolti, vendite e visite in aumento, segno dell’appetito francese per l’informazione in questo periodo.

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