Una dinamica ciclica indebolita?

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Rilanciato nei primi mesi dell’anno dal dinamismo dell’economia americana, dalla fine della stagnazione in Europa e dalla stabilizzazione della Cina, l’ottimismo economico degli investitori rischia di indebolirsi. Negli Stati Uniti i consumi delle famiglie si stanno moderando e, al di fuori degli Stati Uniti, a giugno il clima economico mondiale è peggiorato per la prima volta dall’inizio dell’autunno scorso, se si crede ai PMI preliminari pubblicati dalla società S&P Global (grafico 1 ).

Un mese di senno di poi non è sufficiente per trarre conclusioni, e le indagini PMI spesso inviano falsi segnali sulla dinamica dell’economia PIL globale. I mercati finanziari, tuttavia, sono sensibili alla derivata seconda, soprattutto quando contraddice un consenso crescente – quello di un certo ottimismo riguardo sia al livello che alla diffusione della crescita globale. Se la moderazione di l’economia americano rientra nel consenso previsionale, due temi di ripresa sono messi in discussione dalle ultime indagini PMI: quello della crescita europea e quello del ciclo industriale globale.

Continuiamo a credere che la graduale ricostituzione del potere d’acquisto degli europei – prezzi in aumento meno rapidamente dei salari dallo scorso autunno – così come l’entità del risparmio delle famiglie e il graduale allentamento delle condizioni creditizie favorito dal calo valutare Di BCE dovrebbe sostenere la domanda interna. Per quanto riguarda l’industria, senza uno slancio positivo nei nuovi ordini la ripresa resta per il momento ipotetica, ma si stanno realizzando alcune condizioni necessarie, come un migliore allineamento delle scorte rispetto alla domanda (grafico 2). Alcune statistiche recenti suggeriscono inoltre che le dinamiche industriali non sono uniformemente deboli a livello globale. Negli Stati Uniti, la produzione manifatturiera ha registrato un netto rimbalzo a maggio (+0,9%) e l’indice PMI resta positivo (51,7 a giugno dopo 51,3 a maggio).

Infine, se per caso l’estate del 2024 vedesse, come nel 2023, una fase di indebolimento dell’ottimismo economico e di alcuni indicatori di crescita, ciò avverrebbe in un contesto monetario molto diverso da quello dello scorso anno. Invece di aumenti dei tassi, le banche centrali parlano di tagli dei tassi. Ciò sta già accadendo in Europa, e negli Stati Uniti basterebbe relativamente poco per ribaltare la Fed, perché gli ultimi dati sull’inflazione sono stati molto buoni. Il famoso “put” di banche centrali elettriche è quindi, a nostro avviso, ben avviato, il che dovrebbe incoraggiare gli investitori a guardare oltre un’ipotetica fase temporanea di delusioni economiche. Si noti inoltre che i mercati hanno già, almeno in parte, assorbito queste delusioni, dato che i titoli più sensibili al ciclo industriale globale hanno già sottoperformato significativamente dall’inizio di maggio (grafico 3).

Il ritardo nell’avvio della ripresa industriale globale è stato ben integrato dai mercati

Nei nostri fondi globali ed europei manteniamo quindi per il momento i temi dei titoli industriali ciclici e del miglioramento del mix di crescita in Europa (finanziari, piccoli titoli). In Europa, tuttavia, alcuni di questi temi vengono trattati a causa del contesto politico francese. Infine, il portafoglio principale dei nostri fondi flessibili europei (gamma Dorval Convictions) rimane focalizzato sui principali campioni globali di l’euro Stoxx 50.

I nostri tassi di esposizione sono i seguenti:

  • Convinzioni Dorval : 60% di esposizione netta ad azioni, incluso il paniere core Euro Stoxx 50 ISR 60%, paniere finanziario 6,5%, paniere small cap 12%. Copertura nei futures Euro Stoxx 50 e nelle banche Euro Stoxx.
  • Dorval Convinzioni PEA : 75% di esposizione netta ad azioni, incluso il paniere core Euro Stoxx 50 ISR 70%, paniere finanziario 6,5%, paniere small cap 15%. Copertura nei futures Euro Stoxx 50 e nelle banche Euro Stoxx.
  • Dorval conservatore globale : 24% esposizione netta in azioni, tra cui Sélection Responsible Internationale 19%, Global Industrial Recovery 3%, New Capex 3%, European Financial Basket 1% (parzialmente coperto in banche Euro Stoxx), copertura in opzioni S&P 500: -1%. Saldo dei titoli del mercato monetario.
  • Allocazione globale Dorval : 50% esposizione netta in azioni, tra cui Sélection Responsible Internationale 37%, Global Industrial Recovery 5%, New Capex 5%, Antifragiles 3%, European Financial Basket 4% (parzialmente coperto in banche Euro Stoxx), copertura in opzioni S&P 500: -2%. Saldo dei titoli del mercato monetario.
  • Dorval visione globale : International Responsible Selection 73%, Global Industrial Recovery 9%, New Capex 9%, Antifragiles 4%, European Financials 5% (parzialmente coperto nelle banche Euro Stoxx).

Contenuti scritti da Dorval Asset Management

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